Giornata del nascituro per l'Assunzione in alcuni Paesi di America, Asia ed Europa
Nell'odierna festa liturgica dell’Annunciazione, alcuni Paesi di America, Asia ed
Europa celebrano ogni anno la “Giornata del nascituro”, allo scopo di promuovere l’opzione
preferenziale per la vita e lo sviluppo di una cultura rispettosa della dignità della
persona in ogni momento della sua esistenza, dal concepimento alla morte naturale.
L’iniziativa venne istituita il 7 dicembre 1998 dall’ex presidente argentino Carlos
Saúl Menem con apposito decreto e si celebrò per la prima volta il 25 marzo 1999,
con una solenne manifestazione a Buenos Aires, alla presenza dell’episcopato argentino,
di vescovi e cardinali invitati, di esponenti delle altre Chiese cristiane, dell’islam
e dell’ebraismo. Lo stesso presidente Menem aveva inviato nella circostanza una lettera
ai capi di Stato di America Latina, Spagna, Portogallo e Filippine, chiedendo loro
di recepire l’iniziativa e di osservarla ogni 25 marzo. Alla celebrazione si sono
nel tempo associati Guatemala, Cile, Costa Rica, Colombia, Nicaragua, Repubblica Dominicana,
Perù, Cuba, Filippine, Ecuador ed alcuni Paesi europei, come Austria, Slovacchia e
Spagna. A Madrid, la Conferenza Episcopale Spagnola ha lanciato il 16 marzo una campagna
informativa all’insegna del motto “Proteggi la mia vita!”, che prevede la distribuzione
dei materiali abitualmente elaborati per la “Giornata” - nota pastorale dei vescovi,
sussidi liturgici - e di manifesti appositamente preparati per la Campagna 2009, che
hanno come protagonisti un bambino e una lince, allo scopo di richiamare l’attenzione
sulla protezione sempre maggiore di alcune specie animali e sulla diminuita tutela
e attenzione nei confronti della vita umana. L’obiettivo dell’iniziativa è dunque
quello di dar voce a chi non può esprimersi, ma il cui diritto alla vita va tutelato
fin dal concepimento. Nell’annunciare la Campagna i promotori evocano i cambiamenti
legislativi, attualmente in discussione al Parlamento di Madrid, che porterebbero
a una minor protezione del nascituro rispetto all’ordinamento vigente ed accennano
inoltre alla crescita dell’accettazione sociale nei confronti dell’aborto. In tale
contesto di forte preoccupazione per la Chiesa, per il mondo cattolico e per quanti
difendono la vita, oltre 30mila cartelloni sono stati inviati a parrocchie e centri
cattolici del Paese, per essere affissi negli spazi pubblicitari pubblici di una
quarantina di città; allo stesso tempo circa otto milioni di dépliants sono stati
distribuiti in tutte le diocesi spagnole. (M.V.)