2009-03-25 15:20:00

Giornata del nascituro per l'Assunzione in alcuni Paesi di America, Asia ed Europa


Nell'odierna festa liturgica dell’Annunciazione, alcuni Paesi di America, Asia ed Europa celebrano ogni anno la “Giornata del nascituro”, allo scopo di promuovere l’opzione preferenziale per la vita e lo sviluppo di una cultura rispettosa della dignità della persona in ogni momento della sua esistenza, dal concepimento alla morte naturale. L’iniziativa venne istituita il 7 dicembre 1998 dall’ex presidente argentino Carlos Saúl Menem con apposito decreto e si celebrò per la prima volta il 25 marzo 1999, con una solenne manifestazione a Buenos Aires, alla presenza dell’episcopato argentino, di vescovi e cardinali invitati, di esponenti delle altre Chiese cristiane, dell’islam e dell’ebraismo. Lo stesso presidente Menem aveva inviato nella circostanza una lettera ai capi di Stato di America Latina, Spagna, Portogallo e Filippine, chiedendo loro di recepire l’iniziativa e di osservarla ogni 25 marzo. Alla celebrazione si sono nel tempo associati Guatemala, Cile, Costa Rica, Colombia, Nicaragua, Repubblica Dominicana, Perù, Cuba, Filippine, Ecuador ed alcuni Paesi europei, come Austria, Slovacchia e Spagna. A Madrid, la Conferenza Episcopale Spagnola ha lanciato il 16 marzo una campagna informativa all’insegna del motto “Proteggi la mia vita!”, che prevede la distribuzione dei materiali abitualmente elaborati per la “Giornata” - nota pastorale dei vescovi, sussidi liturgici - e di manifesti appositamente preparati per la Campagna 2009, che hanno come protagonisti un bambino e una lince, allo scopo di richiamare l’attenzione sulla protezione sempre maggiore di alcune specie animali e sulla diminuita tutela e attenzione nei confronti della vita umana. L’obiettivo dell’iniziativa è dunque quello di dar voce a chi non può esprimersi, ma il cui diritto alla vita va tutelato fin dal concepimento. Nell’annunciare la Campagna i promotori evocano i cambiamenti legislativi, attualmente in discussione al Parlamento di Madrid, che porterebbero a una minor protezione del nascituro rispetto all’ordinamento vigente ed accennano inoltre alla crescita dell’accettazione sociale nei confronti dell’aborto. In tale contesto di forte preoccupazione per la Chiesa, per il mondo cattolico e per quanti difendono la vita, oltre 30mila cartelloni sono stati inviati a parrocchie e centri cattolici del Paese, per essere affissi negli spazi pubblicitari pubblici di una quarantina di città; allo stesso tempo circa otto milioni di dépliants sono stati distribuiti in tutte le diocesi spagnole. (M.V.)







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