Grande euforia sui mercati borsistici di tutto il mondo dopo il varo del piano statunitense
di salvataggio dei mercati finanziari. Un’iniziativa articolata, dal valore di mille
miliardi di dollari, che ha portato una forte ventata di ottimismo in vista del prossimo
vertice del G20 il 2 aprile a Londra. Il servizio di Marco Guerra:
Comprare
i titoli tossici dei portafogli delle banche per consentire la riapertura dei rubinetti
del credito. È questo, in estrema sintesi, l’obiettivo del “Public-private investment
Program”, il maxi intervento salva banche del governo statunitense, messo a punto
dal nuovo segretario al Tesoro Geitner. Il piano prevede che gli investitori privati
condivideranno il rischio con il governo per l’acquisto di 500 miliardi di dollari
di quei prodotti che hanno squassato il sistema finanziario. Qualora funzionasse sarebbe
messo sul piatto un altro investimento per un totale di mille miliardi. Dopo il via
libera annunciato ieri si è subito registrata l’euforia dei mercati di tutto il mondo,
sulla scia di un Wall Street che ha chiuso a un + 6,8 da record, visti gli andamenti
di quest’anno. Tuttavia non sono poche le perplessità espresse da molti analisti che
si chiedono quali privati risponderanno all’appello a compare derivati tossici. Mostra
prudenza anche lo stesso Ghaitner che ha commentato la reazione dei listini evidenziando
che in un solo giorno non si può valutare il successo del piano. Si dice invece molto
fiducioso il presidente Obama che, in vista del G20 di Londra del 2 aprile, è tornato
a chiedere misure audaci e coordinate contro la crisi da parte di tutte le principali
economie del mondo. Obama minimizza le distanze ma la dialettica tra le due sponde
dell’Atlantico vede Washington impegnata chiedere l’aumento degli investimenti pubblici
e i leader europei che insistono su una maggiore supervisione bancaria.