L’arcivescovo di Parigi negli Usa per incontrare le scuole dell’ortodossia ebraica
Inizia oggi la visita negli Stati Uniti dell'arcivescovo di Parigi, cardinale André
Vingt-Trois, che lo porterà ad incontrare i maestri delle scuole dell'ortodossia ebraica
moderna. Il porporato sarà negli Usa fino al 25 marzo insieme ad una delegazione di
cardinali e vescovi cattolici d'Europa, Asia e Africa. Obiettivo della “missione diplomatica”:
conoscere le scuole dell'ortodossia ebraica moderna, approfondire il dialogo reciproco
e promuovere un comune impegno etico. "Questi incontri - spiega una nota dell'arcivescovato
di Parigi citata dal Sir- che nascono da un'intuizione del cardinale Jean-Marie Lustiger,
all'inizio del 2000, dopo il viaggio di Giovanni Paolo in Israele”, sono iniziati
nel 2003 proprio con l'allora arcivescovo di Parigi e la collaborazione del rabbino
Israël Singer, allora presidente del Congresso ebraico mondiale e "si iscrivono nell'evoluzione
positiva delle relazioni tra ebrei e cattolici seguita al Concilio Vaticano II". Dopo
la seconda guerra mondiale, i maestri delle scuole ebraiche ortodosse dell'Europa
centrale si sono installati a Brooklyn dove hanno sviluppato scuole che, prosegue
la nota, "costituiscono una riserva di identità per gran parte degli ebrei di tutto
il mondo e promuovono la cosiddetta 'ortodossia moderna che concilia il rispetto integrale
della Torah con il pieno inserimento nella modernità". Il dialogo instaurato tra
queste scuole - in particolare con la Yeshiva University - e "i rappresentanti cattolici"
è "di tipo religioso e di portata pastorale", prosegue la nota, ed è dovuto alla comune
necessità "di dialogo ma anche di fraternità religiosa volta al servizio della società".
Un'azione comune che ha portato, ad esempio, alla creazione di centri alimentari per
i più poveri in Brasile e Argentina, cogestiti da preti e da rabbini. Nel corso del
viaggio la delegazione visiterà il Jewish Heritage Museum di New York e l'Holocaust
Memorial di Washington. La visita si concluderà mercoledì prossimo nella capitale
Usa con l'incontro con il cardinale George, arcivescovo di Chicago e presidente della
Conferenza episcopale statunitense, e con il Consiglio direttivo dell'organismo. (M.G.)