2009-03-22 14:56:28

Benedetto XVI ai giovani dell’Angola: osate decisioni definitive, abbiate il coraggio dell'avventura


Coraggio, non siete soli, Gesù non ci lascia senza risposta: è il messaggio forte che Benedetto XVI ha lasciato ai giovani angolani e, con loro, alla gioventù di tutta l’Africa nell’incontro di ieri sera nello Stadio dos Coqueiros di Luanda. Un evento svoltosi all’insegna della gioia e dell’entusiasmo, purtroppo funestato successivamente dalla notizia della morte di due ragazze. L'indirizzo d'omaggio al Papa è stato rivolto da mons. Kanda Almeida, presidente della Commissione episcopale angolana per la Gioventù e le Vocazioni. Il servizio di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3



(Cori) 

Papa, amigo, Angola està con tigo...

 

“Benedetto amico, l’Angola sta con te!”: i giovani angolani hanno accolto con entusiasmo il Santo Padre allo Stadio dos Coqueiros di Luanda. Un evento gioioso vissuto come una vera e propria Gmg africana. Il Papa ha ricordato che nel 1992 i giovani angolani incontrarono sempre a Luanda Giovanni Paolo II. "Con lineamenti un po' diversi - ha detto Benedetto XVI - ma con lo stesso amore nel cuore, ecco davanti a voi l'attuale Successore di Pietro, che vi abbraccia tutti in Gesù Cristo". Il Papa ha ascoltato commosso le testimonianze di alcuni ragazzi che hanno parlato delle loro esperienze a volte drammatiche, delle ferite inferte dalla guerra, della povertà ma anche della voglia di riscatto e redenzione. Per tutti, Benedetto XVI ha avuto una parola di incoraggiamento, ha ricordato che se siamo amici di Gesù Cristo non dobbiamo avere paura di compiere scelte decisive:

 

Encontrar os jovens faz bem a todos! Talvez tenham tantas dificuldades…

“Incontrare i giovani – ha esordito Benedetto XVI - fa bene a tutti! Essi hanno a volte tante difficoltà, ma portano con sé tanta speranza, tanto entusiasmo, tanta voglia di ricominciare”. Ed ha sottolineato che i giovani custodiscono in se stessi “la dinamica del futuro”. Quindi, ha ribadito che solo Gesù ci cambia radicalmente:

 

Sim, meus caros amigos! Deus faz a diferença…

“Si miei cari amici! – ha assicurato – Dio fa la differenza…Di più! Dio ci fa differenti, ci fa nuovi”. Essendo “entrato nell’eternità”, ha proseguito, “Gesù Cristo è diventato Signore di tutti i tempi”. Per questo, ha soggiunto, “il futuro dell’umanità nuova è Dio” e “proprio un iniziale anticipo di ciò è la sua Chiesa”. Quando ne avrete la possibilità, è stato il consiglio del Papa ai giovani, “leggetene con attenzione la storia: potrete rendervi conto che la Chiesa, nello scorrere degli anni, non invecchia; anzi diventa sempre più giovane, perché cammina incontro al Signore, avvicinandosi ogni giorno di più alla sola e vera sorgente da dove scaturisce la gioventù, la rigenerazione, la forza della vita”. Si è dunque rivolto ai ragazzi sofferenti dell’Angola e di tutto il continente africano:

 

Vejo aqui presentes alguns dos milhares de jovens angolanos…

“Vedo qui presenti – ha detto il Papa - alcuni delle migliaia di giovani angolani mutilati in conseguenza della guerra e delle mine, penso alle innumerevoli lacrime che tanti di voi hanno versato per la perdita dei familiari, e non è difficile immaginare le nubi grigie che coprono ancora il cielo dei vostri sogni migliori”. Nel vostro cuore, ha affermato, leggo “un dubbio, che voi rivolgete a me”: “Ma Dio quando si alzerà per rinnovare ogni cosa?”:

 

Reparai que Jesus não nos deixa sem resposta…

“Guardate – è stata la sua rassicurazione - che Gesù non ci lascia senza risposta ci dice chiaramente una cosa: il rinnovamento inizia dentro; riceverete una forza dall’Alto. La forza dinamica del futuro si trova dentro di voi”. La vita, ci ha spiegato Gesù, “è dentro un seme” e questo seme è la sua Parola. “Nel seme – ha ribadito – è presente il futuro, perché il seme porta dentro di sé il pane di domani, la vita di domani. Il seme sembra quasi niente, ma è la presenza del futuro, è promessa presente già oggi”:

 

Vós sois uma semente lançada por Deus à terra…

“Voi – ha detto il Papa – siete un seme gettato da Dio nella terra: esso porta nel cuore una forza dall’Alto, la forza dello Spirito Santo”. Tuttavia, ha avvertito, “per passare dalla promessa di vita al frutto, la sola via possibile è offrire la vita per amore, è morire per amore”. Così ha fatto Gesù: “La sua crocifissione sembra il fallimento totale, ma non lo è”, giacché “Egli ha potuto dar frutto in ogni tempo e lungo tutti i tempi”. Ed ha esortato i giovani a sbocciare “al calore dell’Eucaristia” a dialogare costantemente con il Signore. “La cultura sociale dominante – ha rilevato – non vi aiuta a vivere la Parola di Gesù e neppure il dono di voi stessi a cui Egli vi invita secondo il disegno del Padre”. E tuttavia, ha detto, “la forza si trova dentro di voi, come era in Gesù che diceva: Il Padre che è in me compie le sue opere”: 

Por isso, não tenhais medo de tomar decisões definitivas…

“Perciò – è stata la sua esortazione - non abbiate paura di prendere decisioni definitive”. Di fronte “al rischio di impegnarsi per tutta la vita, sia nel matrimonio che in una vita di speciale consacrazione – ha costatato - provate paura”. “Non sarà che io, con una decisione definitiva, mi gioco la mia libertà e mi lego con le mie stesse mani?”. Tali, ha affermato, “sono i dubbi che vi assalgono e l’attuale cultura individualistica e edonista li esaspera. Ma quando il giovane non si decide, corre il rischio di restare un eterno bambino!”:

 

Coragem! Ousai decisões definitivas, porque na verdade

“Coraggio! Osate decisioni definitive – ha esortato il Papa - perché in verità queste sono le sole che non distruggono la libertà, ma ne creano la giusta direzione, consentendo di andare avanti e di raggiungere qualcosa di grande nella vita”. Ed ha incoraggiato la gioventù angolana ad avere "il coraggio dell'avventura" e a liberare dentro di sè lo Spirito Santo per rinnovare definitivamente la propria vita.



Viva a juventude de Angola! 
(Canti)
 
 Sulle difficoltà e speranze della gioventù angolana, il nostro inviato Davide Dionisi ha intervistato suor Teresa Tulisse Joao, delle Suore francescane missionarie di Maria, tra le organizzatrici dell’incontro del Papa con i giovani. L’intervista è stata realizzata proprio allo Stadio dos Coqueiros di Luanda, poco prima dell’arrivo di Benedetto XVI:RealAudioMP3



R. – I ragazzi incontrano molte difficoltà. E’ vero però che hanno grande voglia di vivere, di andare avanti. Più di metà della gioventù in Angola è senza lavoro, perciò uscendo per le vie di Luanda si trovano tanti ragazzi, anche bambini, che fanno piccoli lavori per poter vivere. Tanti non riescono ad andare a scuola, perché ci vogliono soldi. Il punto è che non si è lavorato molto con i giovani in ambito sociale.

 

D. – E la Chiesa che cosa ha fatto attraverso la pastorale giovanile? Che cosa sta facendo per aiutare questi ragazzi?

 

R. – Quello che fa, in maniera forte, è aiutare i giovani ad avere un buon livello di scolarità, perché è questo che in futuro può rappresentare un modo per raggiungere la libertà. Perché oggi, qui in Angola, se tu non hai una base minima di scolarizzazione non puoi trovare un lavoro che veramente ti porti avanti. Quindi, le scuole cattoliche si moltiplicano in tutto il Paese. Qui, abbiamo anche la formazione professionale, così coloro che non possono avanzare tanto negli studi, possono però trovare un lavoro.(Montaggio a cura di Maria Brigini)








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