Padre Lombardi: non siano depredate le ricchezze dell'Africa
Per una prima valutazione della tappa angolana del viaggio di Benedetto XVI in Africa
ascoltiamo il commento del direttore della Sala Stampa vaticana padre Federico
Lombardi, intervistato da Davide Dionisi:
R. - Io
ho avuto l’impressione che siano discorsi molto decisi, ricchi di contenuto. In un
certo senso sono un po’ diversi da quelli che abbiamo sentito in Camerun, che erano
più centrati sul tema del Sinodo e della vita della Chiesa. I discorsi come quello
all’aeroporto, diretto al popolo angolano e alla sua situazione dopo tante divisioni
e tante guerre, con l’impegno adesso della ricostruzione, e il discorso alle autorità
politiche e civili e al Corpo diplomatico. Ecco, anche questo è stato un discorso
molto forte: si è parlato dei principi essenziali per la costruzione di una democrazia
moderna, con il rispetto dei diritti della persona, l’onestà nell’amministrazione,
il superamento definitivo della corruzione. Veramente tante cose, estremamente importanti
e chiare. E infine anche l’impegno per la famiglia e il monito contro misure che siano
contrarie alla dignità della donna e anche l’uso dell’aborto per il controllo delle
nascite.
D. – Nel ricordare che l’Angola, teatro
negli anni scorsi di un conflitto trentennale, è una delle nazioni più ricche di risorse
naturali ha detto: “Non arrendetevi alla legge del più forte”...
R.
– Questo è uno dei moniti che il Papa ha dato. Il suo è sempre un richiamo al rispetto
del bene comune, alla solidarietà, all’attenzione ai poveri, ad una retta distribuzione
delle risorse. Questo fatto che l’Africa sia un continente in cui molti Paesi sono
ricchi di risorse, ma sono allo stesso tempo travagliati da un’estrema povertà delle
persone che vi abitano, è una cosa che grida vendetta al cospetto di Dio. E bisogna
assolutamente trovare il modo da parte dell’estero di non depredare queste ricchezze
per interessi economici estranei e da parte dei governanti di non usare male per motivi
di corruzione, di interesse personale, queste risorse, ma di metterle veramente a
disposizione di tutti.
D. – Ecco, il discorso, durante
l’incontro con le autorità politiche e civili e con il Corpo diplomatico, ha ricordato
le difficoltà di tante famiglie e le discriminazioni nei confronti delle donne...
R.
– Questo mi colpisce. E’ uno dei fili che attraversano l’insegnamento del Papa in
questo viaggio. E mi sembra molto significativo, perchè effettivamente il ruolo della
donna nella società africana è assolutamente centrale. E quindi saperne riconoscere
la dignità, aiutarne lo sviluppo è una delle chiavi del progresso umano e spirituale
dell’Africa.