Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie
Migliaia di persone hanno affollato stamani il lungomare napoletano per gridare il
loro no alle mafie e ricordare tutte le vittime che sono morte in nome della giustizia,
combattendo contro la criminalità organizzata. Ricorre, infatti oggi, primo giorno
di primavera, la XIV edizione della “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo
delle vittime delle mafie” promossa da Libera insieme a numerose altre associazioni
attive su questo fronte. La scelta del capoluogo partenopeo ha spiegato il presidente
di Libera, don Luigi Ciotti, è dovuta alla “volontà di dimostrare che c’è un’Italia
che non si arrende”, un mondo che non si arrende. A sfilare nel corteo diretto a piazza
del Plebiscito, infatti, persone giunte da oltre 30 Paesi e da tutte le regioni d’Italia:
“Oggi siamo qui – ha spiegato don Ciotti – per ripetere che occorrono meno parole
e più fatti”. Presenti all’iniziativa, dal titolo “L’etica libera la bellezza. Riscattare
la bellezza, liberarsi dalle mafie”, numerose autorità politiche e oltre 500 familiari
delle vittime oggi commemorate. A leggere gli oltre novecento nomi di questi martiri
della giustizia, anche lo scrittore Roberto Saviano, salito a sorpresa sul palco alla
fine della manifestazione. Ieri sera, è giunto a don Ciotti anche il telegramma del
Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in cui si sottolineava l'importanza
delle iniziative di solidarietà e di educazione alla legalità rivolte in particolare
alle generazioni più giovani. Sempre ieri sera, inoltre, l’ultimo dei numerosi eventi
che hanno preparato l’iniziativa odierna: una veglia di preghiera per non dimenticare
tutte le persone che hanno dato la vita per contrastare la malavita, presieduta dal
cardinale di Napoli Crescenzio Sepe e svoltasi nel Duomo. Un ricordo speciale è andato
a Don Peppino Diana, il sacerdote assassinato dalla camorra il 19 marzo di 15 anni
fa. (S.G.)