2009-03-20 16:59:32

Vertice Ue: raddoppiati gli aiuti ai Paesi fuori Eurolandia


L'Unione Europea parteciperà al G20 di Londra “con uno spirito di unità e di fiducia”. Lo hanno detto il presidente di turno Topolanek e il presidente della Commissione Ue Barroso, al termine del Vertice a Bruxelles, sottolineando la “risposta comune” alla crisi concordata dai leader europei. È stato raggiunto un accordo per il raddoppio, da 25 a 50 miliardi di euro, dei fondi destinati agli aiuti d'urgenza ai Paesi fuori Eurolandia. Sono state promesse al Fondo Monetario Internazionale nuove risorse fino a 75 miliardi di dollari. Inoltre, esprimendo “grave preoccupazione” per il rapido aumento della disoccupazione, i leader europei scelgono di applicare interventi già decisi e chiedono nuove regole per i mercati finanziari, piuttosto che nuove risorse come chiedono gli Stati Uniti. C’è poi l’accordo sul partenariato orientale ambizioso con Armenia, Azebargian, Bielorussia, Georgia, Moldavia e Ucraina per creare “le condizioni necessarie per un’associazione politica e una maggiore integrazione economica tra l’Ue e i partner orientali”. Proposti 600 milioni di euro fino al 2013, ma il partenariato sarà ufficialmente lanciato il 7 maggio a Praga. Mentre è stata rimandata al vertice di giugno la decisione sul meccanismo finanziario per aiutare i Paesi in via di sviluppo a ridurre le emissioni di CO2 e ad adattarsi ai cambiamenti climatici.

Francia
Sono circa 300 le persone fermate dopo la serie di incidenti avvenuti nella manifestazione di ieri a Parigi: 49 di loro sono state denunciate e andranno sotto processo, mentre gli altri sono stati rilasciati dopo l’identificazione. Negli scontri, sono rimasti feriti nove poliziotti, oltre ai danni provocati a pensiline e panchine. In tutto oltre tre milioni di persone sono scese in piazza in diverse città francesi criticando l’operato di Nicolas Sarkozy che non riuscirebbe a gestire la crisi lavorativa. I sindacati dei lavoratori considerano “ingiusta e inefficace” la politica economica del presidente. In Israele, ancora due settimane di tempo a Netanyahu per formare il governo
Il Capo dello Stato israeliano Peres ha concesso una proroga di due settimane al premier designato Netanyahu, che da un mese sta cercando di formare un nuovo governo. Netanyahu ha detto a Peres che avrebbe potuto presentare già domenica un governo basato sul sostegno di partiti confessionali e di destra, ma preferisce tentare ancora di includere nella nuova coalizione anche i laburisti di Barak nonchè i centristi di Kadima. La riunione dei vertici laburisti avrà luogo martedì e secondo la stampa il partito di Barak rischia una spaccatura. Netanyahu ha detto a Peres di essersi rafforzato nella persuasione che sia necessario costituire un governo allargato dopo aver incontrato nelle ultime settimane responsabili militari ed esponenti del mondo economico. Afghanistan
Trenta “combattenti armati” sono stati uccisi nella provincia di Helmand, nel sud dell'Afghanistan. Lo ha annunciato l'esercito americano spiegando che una pattuglia di forze di sicurezza afghane e internazionali era stata attaccata e ha risposto con l'appoggio della forza aerea. È accaduto ieri nel distretto di Gereshk, mentre un deputato afghano conosciuto per le sue prese di posizione contro i talebani veniva ucciso in un attentato.

Pakistan
Cambio al vertice nella corte suprema pakistana. Abdul Hameed Dogar ha trascorso oggi il suo ultimo giorno come giudice capo della corte suprema in Pakistan. Lascia la sua poltrona al giudice Iftikhar Mohammad Chaudhry. Quest’ultimo prenderà possesso domenica del suo ufficio che aveva lasciato proprio al giudice Dogar, entrato in carica il 3 novembre del 2007 su precisa indicazione dell’allora presidente Pervez Musharraf. Il passaggio di consegne ufficiali avverrà nella giornata di domani. Kirghizistan
Si terranno il 23 luglio prossimo le elezioni presidenziali in Kirghizistan, protagonista nel 2005 della "rivoluzione dei tulipani", una delle rivoluzioni che hanno rivoluzionato il paesaggio politico dell'ex Urss. La decisione, riferisce l'agenzia Interfax, è stata presa ieri sera dal parlamento con 79 voti favorevoli su 80 deputati presenti (in totale sono 90). Il favorito è il presidente uscente, Kurmanbek Bakiev, che vinse le elezioni nel luglio del 2005. L'opposizione ha accusato le autorità di reprimere i rivali di Bakiev e sta organizzando per la prossima settimana una protesta nazionale per chiedere le dimissioni del presidente. Madagascar
Il consiglio per la pace e la sicurezza dell'Unione Africana (Ua) ha deciso di sospendere il Magagascar dall'Organizzazione gudicando “incostituzionale” il processo che ha portato alla nomina a presidente di Anfry Rajolena. Lo rende noto un comunicato emesso dall'Ua. Intanto, ieri sera anche la Sadc, l'organizzazione che riunisce i Paesi della regione, in una riunione di vertice d'emergenza svoltasi a Maputo (Mozambico), aveva rifiutato il riconoscimento del nuovo corso del Madagascar, chiedendo iniziative analoghe alla comunità internazionale, ed all'Ua in particolare.

Somalia
Secondo quanto riferito dal Ministero greco della marina mercantile, una nave cargo di proprietà greca è stata sequestrata nelle ultime ore dai pirati al largo delle coste della Somalia. Il cargo "Titan", battente bandiera di Saint Vincent, con un equipaggio di 24 membri, fra cui tre greci, era diretto dal Mar Rosso alla Corea quando è stato attaccato dai pirati.

G8 associazioni coltivatori: in primo piano speculazioni nel settore agroalimentare
Le speculazioni nel settore agroalimentare nel mondo sono costate quasi 200 miliardi di dollari in grano, con le quotazioni che sono crollate da 12,5 dollari dello scorso anno ad appena 5 dollari del 2009. Al contempo, i prezzi di pane e pasta sono continuati ad aumentare. La Coldiretti, che oggi a Roma ha organizzato il G8 delle associazioni dei coltivatori, chiede una più equa distribuzione delle ricchezze. Il servizio di Alessandro Guarasci:RealAudioMP3

Crollo delle quotazioni ed effetti climatici hanno ridotto le semine di cereali con un nuovo allarme fame tra le popolazioni più povere per il 2009, ma il mercato soffre anche di altre distorsioni, come dice il presidente della Coldiretti, Sergio Marini:
 
"Bassissimi i prezzi all’origine, altissimi i prezzi al consumo. Comunque sia, gli effetti sono sempre gli stessi. Che significa? Per i consumatori avere un prezzo troppo alto, in un momento di crisi, non è una buona cosa. Nei Paesi poveri significa peraltro fame e morte per fame e, per quanto riguarda i produttori, i prezzi invece troppo bassi significano una destrutturazione dei sistemi agricoli". 
Secondo la Fao il prezzo di mais, grano e riso è diminuito del 40 per cento, ma nei Paesi in via di sviluppo i prezzi sono più alti di un anno fa. Per le organizzazioni agricole degli otto Paesi più industrializzati bisogna quindi mettere a punto politiche a breve e medio termine, per intervenire su questi squilibri. Ma anche in Occidente i coltivatori sono in difficoltà. Una prima questione è l’accesso al credito, come dice Giuseppe Politi, presidente della Cia (Confederazione Italiana Agricoltori):
 
"Molte banche, anzi quasi tutte, chiedono il rientro agli agricoltori. Quindi, c’è tra quello che si dice e quello che realmente viene fatto uno scarto spaventoso".
 
Dal ministro delle Politiche Agricole, Luca Zaia, è arrivata una rassicurazione ai coltivatori: “Le vostre richieste saranno portate al G8 dell’agricoltura di fine aprile”.
 
Russia
Si sono concluse le operazioni per dislocare la settima e la quarta base militare russa nelle regioni georgiane separatiste dell’Abkhazia e dell’Ossezia del sud e il relativo personale già impegnato nell’addestramento. Il tutto è stato annunciato, come riferito dall’agenzia Interfax, dal comandante delle forze di terra russe, il generale Vladimir Boldirev. Il ministro della Difesa abkhazo, Mirab Kishmariya, ha reso noto che sono previste esercitazioni congiunte tra le forze russe, dopo la firma di un accordo a fine marzo. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza e Antonio D'Agata) 
 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 79
 
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