2009-03-20 16:55:14

Il cardinale Bagnasco: “Il mercato intraprenda la strada del bene comune”


“Il dispregio degli elementari valori etici, una illimitata bramosia di denaro fuori da ogni regola e il proprio tornaconto considerato come unico obiettivo”. Sono queste le cause alla base della crisi economica internazionale secondo l'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco. Il porporato ha infatti dedicato l'omelia che ha pronunciato ieri nella cattedrale di San Lorenzo, in occasione della Messa di San Giuseppe e della festa del mondo del lavoro, proprio alla crisi internazionale puntando il dito contro la speculazione finanziaria delle grandi banche. “E’ auspicabile – ha affermato nel discorso citato dal Sir - che la crisi solleciti la comunità internazionale a intraprendere la strada di una nuova sintesi tra bene comune e mercato, tra capitale e lavoro, stabilendo regole chiare e certe”. “L’umanità opulenta – ha proseguito - deve uscire dalla crisi più responsabile, più seria e onesta, libera per sempre da quell’euforia del guadagno facile e fuori misura che ha indotto ad una concezione della vita come spasso e sperpero”. “In una parola – ha poi concluso - deve rinascere una nuova coscienza morale sia dei singoli che della collettività nei vari mondi della finanza, dell’economia, della politica, dell’educazione”. (M.G.)







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