Il Papa in Camerun consegna ai vescovi l’Instrumentum laboris per il prossimo Sinodo.
“L’Africa”, raccomanda, “sia continente di speranza, attento a quanti cercano di imporre
il regno del denaro”
Si è conclusa da poco la terza intensa giornata del Papa in Cameroun. La festa di
San Giuseppe, suo onomastico, è stato il giorno della grande Messa, nello stadio di
Yaoundé, e della consegna dell’Instrumentum laboris per il II Sinodo dei vescovi per
l’Africa, poi nel pomeriggio l’incontro con il mondo della sofferenza e in serata,
presso la nunziatura, il simbolico avvio del Sinodo con il Consiglio Speciale dei
vescovi. Il servizio da Yaoundé del nostro inviato Giancarlo La Vella:
Il Papa ha riservato uno dei momenti più toccanti del suo viaggio
in Africa all’incontro con i meno fortunati, coloro che portano il segno della disabilità
e della malattia. Presso il Centro card. Leger, il porporato canadese che fondò nel
1971 l’istituzione, il Pontefice ha incontrato 200 portatori di handicap. A loro Benedetto
XVI ha ricordato che davanti alla sofferenza, alla malattia e alla morte l’unica risposta
è ancora una volta Gesù Cristo:
"In the presence...
“In
presenza di sofferenze atroci, noi ci sentiamo sprovveduti e non troviamo le parole
giuste. Davanti ad un fratello – ha detto il Papa – o ad una sorella immerso nel mistero
della Croce, il silenzio rispettoso e compassionevole, la nostra presenza sostenuta
dalla preghiera, un gesto di tenerezza e di conforto, uno sguardo, un sorriso, possono
fare più che tanti discorsi”.
Simone di Cirene sul
Golgota, ha continuato il Papa, fu costretto a portare la Croce di Gesù e solo dopo
la Resurrezione si accorse d’aver aiutato il Salvatore. Così è per ciascuno di noi:
Cristo ci propone la Sua presenza, anche se noi fatichiamo a comprendere che ci è
accanto. Solo la vittoria finale del Signore ci svelerà il vero senso delle nostre
prove.Stamattina per il Papa il bagno di folla, di musiche, di danze e di canti tradizionali
tra gli oltre 50 mila fedeli che hanno partecipato, allo stadio di Yaoundé, alla Santa
Messa. Nell’omelia il Papa ha esortato la Chiesa africana ad essere speranza viva
per il suo popolo di fronte ai numerosi attacchi alla famiglia, ai giovani e ai valori
cristiani.
"At a time...
“In
questo nostro tempo, in cui tante persone senza scrupoli cercano di imporre il regno
del denaro, disprezzando i più indigenti, voi dovete essere molto attenti – dice il
Papa –. Non lasciatevi affascinare da false glorie e da falsi ideali. Continuate a
credere che Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, è il solo ad amarvi come voi vi aspettate,
è il solo a potervi soddisfare, a poter dare stabilità alle vostre vite. Cristo è
l’unico cammino di Vita”.
Poi la consegna ai vescovi
dell’Istrumentum laboris per il Sinodo, documento – ha detto il Papa – che rispecchia
il grande dinamismo dell’Africa, ma anche le sfide con cui l’assise episcopale dovrà
confrontarsi. E proprio meno di un’ora fa l’incontro del Pntefice con i membri del
Consiglio speciale per l’Africa del Sinodo dei vescovi. Illustrandone i temi, il Papa
ha esortato i presuli a partire da Cristo, dalla Parola fatta Carne, per valorizzare
le tradizioni africane, perfezionare la loro concezione di vita, dell’uomo e della
famiglia.
"Il est urgent...
“E’
urgente che le comunità cristiane – ha sottolineato il Santo Padre – diventino sempre
più luoghi di ascolto profondo della Parola di Dio e di lettura meditativa della Sacra
Scrittura. E’ attraverso questa lettura meditativa e comunitaria nella Chiesa che
il cristiano incontra Cristo risorto che gli parla e gli ridona speranza nella pienezza
di vita che Egli offre al mondo”.
Domani mattina il saluto al Cameroun
e la partenza per l’Angola.