Sudafrica: celebrate le esequie di padre Sham, ucciso il 7 marzo
In un clima di grande commozione si sono tenute ieri in Sudafrica le esequie di padre
Lionel Sham, parroco di Mohlakeng, ucciso lo scorso 7 marzo scorso dopo essere stato
rapito nella propria abitazione. Noto per la sua generosità con tutti i bisognosi,
il religioso aveva 66 anni. A presiedere la Messa, nella cattedrale del Cristo Re
di Johannesburg, è stato l’arcivescovo della città, mons. Buti Joseph Tlhagale. “Il
Sudafrica – ha detto il presule - sta crescendo una generazione di criminali che non
hanno alcun riguardo per il valore della vita umana, che non hanno alcun rispetto
per un bene che appartiene a ciascuno di noi”. “Questa cultura dell’impunità – ha
continuato mons. Tlhagale – deve finire. Tolleriamo persino chi rapisce i bambini.
Molti dicono che questo è uno stile di vita sudafricano, ma ciascuno di noi ha il
dovere morale di vivere rispettando l’inestimabile valore della vita umana. Noi abbiamo
il dovere morale e civile di promuovere il rispetto della legge”. L’arcivescovo di
Johannesburg ha quindi richiamato alla mente la fede in Cristo di padre Sham. Mons.
Tlhagale ha chiesto infine ai fedeli di raccogliere fondi affinché le forze di polizia
possano acquistare un nuovo veicolo necessario al loro lavoro di “protezione della
vita umana e lotta contro il crimine”. Un analogo appello è stato rivolto a tutte
le Chiese e le comunità, perché si sforzino di risvegliare nei fedeli “la moralità
ed il senso civico e di creare un ambiente libero e sicuro per tutti”. (I.P.)