Il presidente dell'episcopato cileno ribadisce la posizione della Chiesa sull'aborto
Nel contesto di un dibattito elettorale molto acceso, si discute in Cile sul tema
dell'aborto e in particolare del cosiddetto "aborto terapeutico". Su questa prospettiva
diverse personalità politiche, fra cui alcune tradizionalmente conosciute come cristiane,
sembrano aver aperto uno spiraglio che possa rendere meno severa l'attuale legislazione
al riguardo. Per questo, il vescovo di Rancagua e presidente della Conferenza episcopale,
mons. Alejandro Goić Kermelić, ha ritenuto opportuno precisare che la Chiesa deve
saper attrarre alla bellezza della fede "ma non perché relativizza la verità bensì
perché presenta questa verità nel dialogo con la pluralità di opinioni nella società
di oggi". Il presule ha ricordato che la posizione della Chiesa in materia di aborto
e dunque sulla vita, da rispettare integralmente, è ben nota. La vita deve essere
tutelata dal concepimento fino al suo termine naturale. A tal proposito nella sua
dichiarazione consegnata alla stampa, mons. Goić ricorda le parole di Benedetto XVI
contenute nella sua enciclica "Deus caritas est": "La Chiesa non può e non deve prendere
nelle sue mani la battaglia politica per realizzare la società più giusta possibile.
Non può e non deve mettersi al posto dello Stato. Ma non può e non deve neanche restare
ai margini nella lotta per la giustizia. Deve inserirsi in essa per la via dell'argomentazione
razionale e deve risvegliare le forze spirituali, senza le quali la giustizia, che
sempre richiede anche rinunce, non può affermarsi e prosperare. La società giusta
non può essere opera della Chiesa, ma deve essere realizzata dalla politica. Tuttavia
l'adoperarsi per la giustizia lavorando per l'apertura dell'intelligenza e della volontà
alle esigenze del bene la interessa profondamente". Il presidente dell'episcopato
cileno ha annunciato, infine, che dopo la prossima Assemblea plenaria dei vescovi,
in programma per le prossime settimane, "faranno conoscere ai cattolici e all'opinione
pubblica un'opinione collegiale su materie importanti" tra cui "la crisi economica
e l'aumento della disoccupazione, l'emergenza ambientale e, ovviamente il diritto
alla vita". (L.B.)