2009-03-17 07:55:38

Da oggi il Papa in Africa: Camerun e Angola le tappe del primo viaggio apostolico di Benedetto XVI nel Continente


Tra poche ore il Papa sarà in Camerun, una delle due tappe del suo primo viaggio in Africa. La partenza in aereo è prevista per le 10 da Roma Fiumicino e l’arrivo è in programma alle 16 a Yaoundé. Dopodomani, Benedetto XVI consegnerà alla Chiesa africana l’Instrumentum Laboris, ovvero il documento su cui i vescovi del Continente lavoreranno, da ottobre in Vaticano, nel corso del II Sinodo per l’Africa. Venerdì prossimo poi il Pontefice si sposterà in Angola, dove si concluderà la sua 11.ma visita pastorale all’estero. Cresce, dunque, l’attesa in Camerun e in tutta l’Africa per le prime parole che il Santo Padre pronuncerà in terra africana al suo arrivo oggi a Yaoundé, accolto dal presidente Biya. Il servizio del nostro inviato in Camerun, Giancarlo La Vella: RealAudioMP3


Uno dei momenti significativi per il futuro del Continente sarà dunque la consegna, a Yaoundé, dell’Instrumentum laboris per il secondo Sinodo per l’Africa. Ascoltiamo padre Mathias Stephane, presidente dell’ufficio per la comunicazione della Conferenza episcopale del Camerun, al microfono di Giancarlo La Vella: RealAudioMP3

R. – Sarà significativo non soltanto per il futuro: sarà anche un’apertura perché se si ricorda il primo Sinodo, che ha avuto luogo a Roma nel 1994, si è visto proprio come tutta l’Africa si sia alzata per celebrare questo evento. Per cui, questa sarà la seconda volta per l’Africa di sentirsi spinta a poter portare la fede in tutto il continente e di far sentire a tutti i fedeli che la Chiesa cattolica non ha dimenticato l’Africa e continua sempre a pensare all’Africa.


Sulla religiosità in Camerun ascoltiamo un altro sacerdote di questo Paese africano, padre Bayeni Sosthene, al microfono di Giancarlo La Vella: RealAudioMP3

R. - L’aspetto della fede in Camerun attraversa un momento critico, ci troviamo ad un crocevia. Un primo passo è già stato compiuto quando la fede è arrivata in Camerun, adesso c’è un tentativo di ritornare a qualcosa di tradizionale ma allo stesso tempo c’è la modernità, la globalizzazione, i mezzi di comunicazione e c’è il desiderio importante di vivere una fede vera e autentica. Credo che questo sia un momento di scelta per avere una fede vera, pura, che porti a un vero incontro col Signore. Tante persone chiedono un aiuto per incontrare il Signore, per vivere un’autentica esperienza di fede, un cammino di fede, sia nella preghiera, sia nello studio. C’è poi una forte fede nella preghiera: per esempio, quando c’è una malattia le persone chiedono sempre una preghiera e una benedizione; chi non trova lavoro, chi non trova una soluzione a un problema chiede sempre un aiuto spirituale da parte del sacerdote.

D. - In questa tensione tra tradizione e modernità la fede che posto trova?

R. - La fede sta facendo una sua strada e bisogna aiutare a farla maturare nella gente per un’autentica inculturazione. Non é facile perché ci sono tante voci che gridano a destra e a sinistra. La Conferenza episcopale prova a insegnare come combattere, per esempio la corruzione, la perdita di alcuni valori come il senso della famiglia, il senso del rispetto della vita: con la fede cerchiamo di trovare i nostri veri valori ma trasformati dal Vangelo.







All the contents on this site are copyrighted ©.