Il Nepal rende omaggio al padre gesuita Ludwig Stiller
Lutto nella Chiesa del Nepal per la scomparsa nei giorni scorsi del missionario gesuita
Ludwig Stiller, noto storico del Paese asiatico, stimato da indù e musulmani. Centinaia
di cattolici hanno partecipato ai suoi funerali la scorsa settimana, nella chiesa
dell’Assunzione a Kathmandu, celebrati da mons. Anthony Sharma, vicario apostolico
per il Nepal. Presenti al rito - riferisce l'agenzia AsiaNews - anche numerosi intellettuali
e rappresentanti di altre religioni. Di origine statunitense, padre Stiller era
arrivato in Nepal nel 1956 e nel 1969 aveva ricevuto la cittadinanza onoraria. Affascinato
dalla storia del Paese ai piedi dell’Himalaya, si era dedicato alla ricerca delle
radici moderne del Paese, conseguendo il dottorato in storia alla Tribhuvan University
di Kathmandu e fondando due istituti per il recupero del patrimonio storico nepalese.
Aveva pubblicato diversi volumi, tra i quali “Prithwinarayan Shah in the Light of
Dibya Upadesh”, e “The Silent Cry” e “Nepal: Growth of a Nation” e realizzato anche
CD e video divulgativi per far conoscere o riscoprire agli stessi nepalesi la storia
del loro Paese. Padre Stiller aveva insegnato nell’istituto San Francesco Saverio
di Kathmandu, collaborando con le opere educative dei Gesuiti sparse per il Paese.
Chintamani Yogi, leader spirituale indù, ha dichiarato che padre Stiller “non era
solo una ricchezza della comunità cattolica” ma “una grande proprietà per molti indù
che leggevano e venivano illuminati dai suoi libri”. Nazrul Hussein, presidente della
Nepal Muslim Federation e segretario dell’Interreligious Council, ha affermato che
“non solo i cattolici” sono stati colpiti dalla morte di padre Stiller, ma anche i
musulmani sono stati scossi e pregheranno per la sua anima. (R.G.)