Manifesto dei vescovi europei per le prime Giornate sociali cattoliche
"Ogni generazione deve riconquistare la libertà e la pace e la nostra non fa certo
eccezione”: è quanto afferma in un manifesto pubblicato oggi la Commissione preparatoria
delle prime Giornate sociali cattoliche per l’Europa, che su iniziativa della Commissione
degli episcopati della Comunità europea (Comece), riuniranno dall’8 all’11 ottobre
prossimo a Danzica, in Polonia, da 500 a 600 cattolici di tutto il continente. “Oggi
– proseguono gli autori del manifesto - il mondo si ritrova sprofondato nel cuore
di una crisi economica e finanziaria dalle conseguenze sociali e politiche molto preoccupanti,
accompagnata da tentazioni nazionaliste e protezionistiche”. Nel documento, i 26 membri
della Commissione preparatoria delle Giornate, provenienti da 19 Paesi europei, sottolineano
che per uscire dalla crisi e per assicurare una pace durevole, è necessaria una combinazione
di valori personali e politici inclusi nella solidarietà. Solidarietà che, “fondata
sulla dignità umana e sulla libertà, è al centro dell’insegnamento sociale della Chiesa”.
La solidarietà è indivisibile, non può patire alcuna esclusione o eccezione – si legge
ancora nel manifesto ripreso dal Sir – e riguarda tutti gli esseri umani, sia coloro
che non sono ancora nati sia quelli che sono al termine della loro vita. Per gli autori
del manifesto, la solidarietà richiede che “nelle nostre società i più deboli siano
protetti e che la famiglia, unità di base fondata sull’unione di un uomo e di una
donna, sia sostenuta e difesa”. La data e il luogo della prima edizione delle Giornate,
spiega ancora il manifesto, “rivestono un particolare significato simbolico. Non solo
ricordano l’inizio della seconda guerra mondiale nel 1939 e la fine del regime comunista
nell’Europa centrale e dell’Est nel 1989, ma anche la prima visita del Papa Giovanni
Paolo II nel suo Paese natale nel 1979, visita che ha condotto alla nascita a Danzica
di Solidarnosc, il movimento sociale che ha unito milioni di lavoratori polacchi”.
Le Giornate “avranno una dimensione ecumenica dovuta ai partecipanti e ai relatori”,
spiega la Comece rendendo noto di avere contattato “personalità di primo piano della
vita pubblica in Europa, rappresentati delle istituzioni e della Chiesa”. Collaborano
alla preparazione dell’evento anche reti come Caritas Europa, Giustizia e Pace Europa,
e Iniziativa dei cristiani per l’Europa (Ixe), nonché il Centro per la solidarietà
europea di Danzica, il Centro per il pensiero di Giovanni Paolo II di Varsavia e l’iniziativa
di solidarietà dei cattolici tedeschi Renovabis. (A.L.)