2009-03-12 15:30:00

Costa d'Avorio: aggressione ai danni di un Istituto salesiano


Martedì un gruppo di oltre 200 giovani, armati di bastoni e di maceti, ha fatto irruzione nell’Istituto Don Bosco di Korhogo, in Costa d’Avorio, costringendo gli allievi, gli insegnanti e i responsabili della scuola a sospendere le lezioni e ad abbandonare la scuola. L’aggressione ha causato il ferimento lieve di alcune persone, ma soprattutto un profondo senso di indignazione da parte di tutta la comunità educativa dell’opera salesiana. I 372 allievi della scuola salesiana, che hanno maturato un atteggiamento di integrazione e dialogo (il 47% è musulmano e il 37% è cristiano), hanno saputo mantenere la calma senza rispondere all’aggressione con altra violenza, come spesso sta accadendo in questo periodo in altre istituzioni educative del paese con conseguenze deplorevoli. Alla luce di quanto accaduto, don Guillermo Basañes, consigliere per la regione Africa-Madagascar, in questi giorni a Korhogo per la visita straordinaria all’Ispettoria Africa Occidentale Francofona (AFO), ha invitato i giovani allievi ad essere responsabili e a formare le proprie coscienze. È questa una esortazione particolarmente significativa se si tiene conto del profondo disordine morale che la recente storia della Costa d’Avorio, caratterizzata dalla guerra, ha lasciato nei giovani. L’aggressione verificatasi ieri alla scuola salesiana è uno dei tanti episodi di reazione che, quasi in tutta la nazione, si stanno verificando contro le politiche educative adottate nel paese e contro coloro che non hanno aderito agli scioperi delle scuole pubbliche. L’Istituto Don Bosco, che comprende il secondo ciclo della scuola secondaria, è stato fondato nel 1992, quando i salesiani giunsero nella città di Korhogo. Gli obiettivi generali che la scuola, nella quale lavorano 13 insegnanti laici, tutti cattolici, ha inserito per quest’anno nel suo progetto educativo sono: “Promuovere l’educazione integrale degli allievi ai valori della pace” e “Vivere un clima di dialogo, di rispetto e di partecipazione di tutti”. (A.M.)







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