Connecticut: no all'affidamento della gestione finanziaria delle parrocchie ai soli
laici
Il tentativo di affidare la gestione finanziaria delle parrocchie cattoliche del Connecticut
a un consiglio formato solo da laici escludendo il parroco, è fallito quasi sul nascere.
La proposta, effettuata da due legislatori democratici di questo Stato, il senatore
Andrew McDonald della contea di Stamford e il deputato Michael Lawlor di East Hawen,
è stata ritirata dagli stessi prima che essa fosse sottoposta al parere del comitato
giuridico.” Su richiesta dei proponenti, che patrocinano questo progetto di legge,
hanno annunciato Macdonald e Lawlor, abbiamo deciso di cancellare la seduta pubblica
dove esso sarebbe stato discusso e di conseguenza abbiamo richiesto al procuratore
generale il suo parere sulla costituzionalità della legge esistente”. Adesso si attende
un commento, sulla decisione dei due senatori, da parte dei vescovi del Connecticut
che nei giorni scorsi avevano espresso un forte disappunto sulla decisione di privare
la parrocchie della propria libertà. Il progetto appena ritirato, avrebbe potuto ribaltare
l’attuale legislazione della Chiesa cattolica e le congregazioni religiose come associazioni
no profit gestite da un consiglio d’amministrazione composto da tre religiosi e da
due membri laici. Ma non solo. Il consiglio d’amministrazione delle parrocchie avrebbe
subito un sostanziale cambiamento nella costituzione; da sette a tredici laici eletti
direttamente dai parrocchiani, con il parroco che non avrebbe esercitato alcun diritto
di veto e addirittura considerato un membro esterno senza alcun potere decisionale.
Insomma, il tutto, contrario alla natura apostolica della Chiesa. (A.D.)