“Damasco parla: San Paolo”: questo il titolo di un film siriano sull’Apostolo delle
Genti, la cui prima visione è avvenuta, nel contesto delle celebrazioni dell’Anno
Paolino, al Teatro dell’Opera di Damasco la settimana scorsa, alla presenza di autorità
civili e religiose cristiane e musulmane, personalità della vita politica e culturale,
e naturalmente di autori e interpreti. “Un film coraggioso, a volte drammatico e documentario,
sull’identità cristiana segnata da San Paolo - ha detto il Patriarca greco-melchita
cattolico Gregorios III - che focalizza i fatti salienti della sua vita, fra i quali
la rivelazione di Gesù sulla via di Damasco e il suo battesimo in questa città”. Il
Patriarca ha sottolineato l’importanza non solo artistica, ma anche interreligiosa
ed ecumenica dell’evento. Il soggetto del film è della scrittrice cristiana Maysaa
Saloum, la regia del musulmano Khaled Al-Khaled, la produzione del pastore protestante
Jamal Makar. Tra gli interpreti sono noti attori siriani, cristiani e musulmani. Durante
la “prima” – che è stata curata congiuntamente dal Ministero siriano della Cultura,
dall’Associazione Dar Al-Assad per la cultura e dall’organizzazione “Agape” per la
produzione artistica – hanno preso la parola il Patriarca Gregorios III, un vescovo
greco-ortodosso in rappresentanza del Patriarca di Antiochia e uno sceicco musulmano
in rappresentanza del Gran Muftì. Grande l’eco sulla stampa e sulla televisione siriana
che “dimostra – ha detto Gregorios III – a qual punto la Siria, Paese a grande maggioranza
musulmana, tiene a mantenere e a promuovere la sua eredità cristiana”. Il Patriarca
ha anche ricordato “l’interesse e il sostegno delle autorità civili, in particolare
del presidente della repubblica Bashar al-Assad, per le diverse manifestazioni dell’Anno
Paolino”. Il film entra ora nel circuito commerciale siriano e internazionale. (A
cura di Graziano Motta)