2009-03-10 16:17:15

Lettera della Comece e della Kek al presidente di turno dell’Ue


“La stabilizzazione del clima è una delle sfide politiche e morali più urgenti del 21.mo secolo. Se non riusciamo a rispondere a questa sfida, ciò corrisponderebbe ad una sconfitta morale per tutta l’umanità”. E’ quanto si legge nella lettera che la Commissione “Chiesa e Società” della Conferenza delle Chiese Europee (Kek) e il Segretariato della Commissione degli episcopati della Comunità Europea (Comece) hanno indirizzato al presidente di turno dell’Unione Europea, il primo ministro ceco Mirek Topolanek, a pochi giorni dall’incontro di primavera del Consiglio Europeo. “Se si considera la responsabilità storica dell’Unione Europea, che è tra i principali inquinatori del pianeta – si legge nel documento ripreso dal Sir - è chiaro che l’obiettivo di ridurre le emissioni del 20% non è abbastanza ambizioso. L’Unione Europea dovrebbe impegnarsi unilateralmente a ridurre entro il 2020 le proprie emissioni di almeno il 30% rispetto all’anno di riferimento 1990”. Nella lettera si riconosce che “nell'attuale crisi economica e finanziaria, obiettivi di riduzione più ambiziosi potrebbero essere considerati come una sfida troppo alta”. Ma “i costi delle politiche di riduzione e di adattamento aumentano in maniera significativa ogni anno”. “Pertanto – si legge infine nel documento - sarebbe altrettanto irragionevole da un punto di vista economico non fare abbastanza”. (A.L.)







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