Il Papa tra una settimana in Africa: briefing in Sala Stampa vaticana
Si avvicina la prossima visita apostolica del Papa che dal 17 al 23 marzo sarà in
Africa. Camerun e Angola i Paesi scelti per questo 11.mo viaggio internazionale di
Benedetto XVI. Molti i motivi da evidenziare per questo primo incontro del Santo Padre
con la Chiesa e la realtà in Africa. Il direttore della Sala Stampa vaticana, padre
Federico Lombardi, ne ha parlato stamani durante un briefing con i giornalisti. Il
servizio di Giancarlo La Vella:
Benedetto
XVI, per la prima volta, abbraccia idealmente tutta l’Africa. Si tratta del 18.mo
viaggio di un Papa nel continente. Iniziò nell’estate del 1969 Paolo VI, che si recò
in Uganda. Ben 16 i viaggi africani di Giovanni Paolo II, che dal 1980 al 2000 è stato
in 42 dei 53 Paesi africani, un contatto diretto con tutte le emergenze che affliggono
vaste zone dell’Africa, come la guerra, la povertà, ma anche con la grande umanità,
i valori culturali e spirituali di queste terre. Non è la prima volta in assoluto
che Joseph Ratzinger si reca in Africa. Già da cardinale nel 1987, in qualità di prefetto
della Congregazione per la Dottrina della Fede, andò a Kinshasa per un convegno. Con
Camerun e Angola il Papa fa tappa in due dei Paesi più rappresentativi della cultura
dell’intero continente e delle sue espressioni linguistiche: francese, inglese e anche
tedesco per il Camerun, portoghese per l’Angola. Benedetto XVI unirà idealmente anche
i due emisferi del globo, attraversando l’equatore nel trasferimento da Yaoundé a
Luanda. Tra i momenti salienti, in Camerun l’incontro con i vescovi africani per la
consegna dell’Instrumentum laboris del Sinodo per l’Africa, che si aprirà a Yaoundé,
per poi svolgersi ad ottobre prossimo in Vaticano sul tema “La Chiesa in Africa al
servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace”. Significativi gli incontri
in Angola, primo Paese africano ad essere evangelizzato oltre 500 anni fa. Ma qual
è il clima per questa prima visita del Papa in Africa? Lo abbiamo chiesto ad Angelo
Turco, africanista, docente di Geografia dello Sviluppo all’Università
dell’Aquila: R. – C’è una certa aspettativa per l’arrivo del
Papa. Questo viaggio, pur avendo come destinazione il Camerun e l’Angola, idealmente
è un segno dell’attenzione e dell’amore che il Papa porta all’Africa. Un’Africa in
questo momento squassata da molti problemi, vecchi e nuovi. I problemi vecchi sono
povertà, violenza diffusa, la compressione dei diritti della persona; i problemi nuovi
sono la crisi economico-finanziaria mondiale. Sono problemi nuovi anche le strategie
geo-politiche, i riposizionamenti delle grandi potenze che si vanno affermando in
Africa … D. – Ma l'Africa è anche un continente di grandi ricchezze...
R. – Ci sono molte cose che di questo continente occorre fare
tesoro. Certamente, il valore della persona, e quando dico valore della persona intendo
non tanto l’individuo, quanto piuttosto il valore della persona in comunità, e chi
dice comunità dice famiglia e chi dice famiglia dice solidarietà e chi dice solidarietà
dice una rete di risorse capaci di far fronte a momenti e situazioni anche molto,
molto critiche.