Portogallo: nei messaggi quaresimali la preoccupazione dei vescovi per la crisi economica
Le specifiche ripercussioni della crisi economica e finanziaria mondiale sulla società
portoghese costituiscono la principale preoccupazione dei messaggi quaresimali dei
vescovi. L'attenzione cristiana e solidale emerge in particolare dalle destinazioni
dei proventi delle rinunce quaresimali raccolte dalle diverse diocesi. Il vescovo
dell'Algarve, mons. Manuel Quintas, annunciando l'appoggio alle famiglie colpite dall'attuale
momento recessivo, ha ricordato che "i cristiani non possono rimanere sordi alle richieste
di aiuto dei poveri e chiudere i loro cuori dinanzi alla loro sofferenza". Mons. Manuel
Pelino, vescovo di Santarém, ha invitato i fedeli a considerare "la crisi come un'occasione
di revisione di modello sociale consumistico, attuando uno stile di vita evangelico,
più semplice ed austero, meno egoista e maggiormente solidale". La diocesi di Lisbona
ha deciso di destinare i fondi quaresimali a favore dei bambini della Casa do Gaiato,
che si sforza di promuovere l'educazione e il reinserimento sociale dei fanciulli
e dei ragazzi bisognosi e a rischio di devianza sociale. Anche Coimbra ha ritenuto
di appoggiare i bambini più piccoli della Casa de Mira dell'Opera di Frei Gil, privilegiando
i figli di genitori disoccupati, mediante l'organizzazione di una colonia per le vacanze.
Di fronte alle crescenti richieste di aiuto, alcune diocesi hanno anche già costituito
da alcuni anni dei Fondi Sociali Diocesani: con l'aiuto della Caritas, mons. Jorge
Ortiga, arcivescovo di Braga, ha pensato di realizzare la Casa Alavanca, nella quale
"durante il corso dell'anno saranno raccolti tutti gli oggetti ritenuti utili ai poveri,
che sono invece superflui o non più necessari ad altre famiglie". Da parte sua, mons.
Manuel Clemente, vescovo di Porto ha affidato alla rete (www.youtube.com/dioporto),
un chiaro e deciso appello in difesa dei lavoratori, chiedendo alle imprese "risposte
pratiche e creative, contro la tentazione di chiusura e di licenziamenti giustificate
con il pretesto della crisi". Coscienti che le difficoltà economiche non toccano solamente
la popolazione portoghese, ma anche gli altri paesi lusofoni, altre iniziative dei
vescovi si sono rivolte verso quelle comunità: Aveiro ha deciso di aiutare la Chiesa
di Benguela (Angola), con la quale da diversi anni avviene uno scambio di sacerdoti,
mentre la diocesi di Portalegre-Castelo Branco ha scelto di sostenere lo sviluppo
di un progetto avicolo in São Tomé e Príncipe, in collaborazione con la sede della
Caritas operante nell'arcipelago africano. (R.P.)