2009-03-09 15:24:51

La crisi economica mondiale al centro del Simposio in Vaticano di Celam e Misereor


Si è concluso presso la Casa Santa Marta, in Vaticano, il Simposio che ha visto riuniti 10 vescovi del Celam, il Consiglio Episcopale Latinoamericano e dei Carabi, e 10 esperti dell’opera caritativa tedesca Misereor, fondata nel 1958 dall’allora arcivescovo di Colonia, il cardinale Josef Frings, per sostenere i poveri dei cinque continenti. L’incontro ha avuto lo scopo di affrontare tutti i temi legati alla crisi economica mondiale, sullo sfondo dei cambiamenti climatici. Sui contenuti del Simposio, il padre Eberhard von Gemmingen ha intervistato uno dei presuli latinoamericani presenti, il vescovo guatemalteco mons. Alvaro Leonel Ramazzini:RealAudioMP3

R. – Abbiamo avuto la partecipazione di esperti che hanno fatto degli studi sul cambiamento del clima, il riscaldamento globale, l’uso delle risorse, e hanno aiutato anche noi vescovi a capire che il problema deve essere compreso non soltanto dal punto di vista realistico delle comunità in cui noi viviamo, ma che deve essere impostato su un profilo strettamente scientifico. Abbiamo visto che la situazione è molto grave per tutto il Pianeta e che si devono prendere delle decisioni se non vogliamo che questa situazione del riscaldamento globale, della scarsità dell’acqua, dell’uso delle risorse, della povertà, si faccia più grave di quello che è adesso.
 
D. – Si parla ora della crisi di molte banche nel mondo: questo ha influenzato le vostre discussioni?
 
R. - Abbiamo parlato anche di questo, che è il risultato dell’avidità e di questo senso disordinato di voler “avere” senza limiti. Abbiamo constatato che anche un sistema che si credeva fosse inamovibile è crollato e questo ci aiuta a capire come l’ansia di accumulare soldi porti a questi risultati.
 
D. – Dal Simposio avete avuto suggerimenti sulla ricerca di un nuovo sistema economico mondiale?
 
R. – Si è parlato molto di riuscire ad avere un nuovo ordine economico mondiale, di avere un organismo che possa portare avanti quest’ordine e verificare che questo ordine abbia dei principi che rispettino la dignità delle persone. Si è parlato di avere un contratto globale al fine di far capire che i beni del mondo sono per tutti, non solo per alcuni, e che c’è bisogno di un regolamento che venga a stabilire dei rapporti fondati sulla giustizia e sulla condivisione dei beni. (Montaggio a cura di Maria Brigini)







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