2009-03-09 15:58:00

Argentina: lettera dei vescovi per la campagna per il sostentamento del clero


"Siamo fratelli e famiglia: facciamo la Chiesa". Così recita l'invito della V Campagna nazionale argentina per il sostentamento del clero che si svolgerà il 21 e il 22 marzo per decisione dell'Episcopato e in occasione della quale i vescovi - il primo gruppo dei quali in questi giorni si trova a Roma per la quinquennale "visita ad Limina" - hanno scritto ai fedeli una lettera chiedendo loro "una partecipazione generosa per venire incontro all'opera evangelizzatrice" nel Paese sudamericano. I presuli chiedono di dare un contributo con "doni personali e materiali" che l'intera comunità ecclesiale necessita per far fronte all'aumento delle richieste, in particolare dei settori più colpiti dalla crisi. "Insieme facciamo molto per gli altri", ricordano i vescovi che osservano: “ Preme la responsabilità condivisa di annunciare Gesù in ogni luogo e circostanza affinché, attraverso la sua fede e il suo amore, possa crescere il Regno che non è altro che giustizia, pace e allegria nello Spirito Santo". Ricordando che donare alla propria chiesa non consiste soltanto nel rinunciare a qualcosa di personale, la Conferenza episcopale argentina ricorda che in sostanza si tratta "di un'esperienza dell'amore di Dio e di un compito di tutti". Spiegando il senso vero della V Campagna nazionale i presuli aggiungono: "In Cristo abbiamo potuto conoscere la vita intima di Dio che è comunione di tre Persone: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Ciò è il dono più prezioso che ci offre" poiché ci indica il cammino della "comunione, della condivisione, dell'incontro". "Condividendo con noi la sua natura divina nell'Incarnazione, ci fa diventare figli suoi e fratelli tra noi". Dopo alcune considerazioni sulle difficoltà che vivono quasi tutti i popoli e le nazioni del mondo, aggravate con l'avvento della crisi internazionale in corso, i vescovi ricordano che "il mondo ha un grande bisogno di giustizia, concordia e amicizia sociale”. I fedeli e le comunità devono avere una totale consapevolezza di essere, tutti, senza eccezione, Chiesa e ciò significa accogliere il tempo che ci chiama a condividere ciò che siamo perché il mondo abbia vita. Ci affliggono le gravissime forme di povertà e la Parola di Dio ci interpella: Cristo essendo ricco si fece povero, essendo Dio si fece uomo, per noi. L'amore di Cristo ci spinge e attende la nostra risposta”. Sono numerose le opere sociali, educative e di beneficenza che la Chiesa argentina sostiene e finanzia. Molte di queste organizzazioni, negli ultimi tempi, affrontano una pressione di nuove richieste soprattutto da parte dei licenziati, delle famiglie che conoscono il dramma della tossicodipendenza e da madri con numerosi figli. Le scuole materne, elementari, medie e Istituti superiori, esclusi i centri universitari, sono 4.722 e gli ospedali, ambulatori, lebbrosari, orfanotrofi, centri di riabilitazione, e mense popolari quasi 5mila.(A.D.)







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