Argentina: lettera dei vescovi per la campagna per il sostentamento del clero
"Siamo fratelli e famiglia: facciamo la Chiesa". Così recita l'invito della V Campagna
nazionale argentina per il sostentamento del clero che si svolgerà il 21 e il 22 marzo
per decisione dell'Episcopato e in occasione della quale i vescovi - il primo gruppo
dei quali in questi giorni si trova a Roma per la quinquennale "visita ad Limina"
- hanno scritto ai fedeli una lettera chiedendo loro "una partecipazione generosa
per venire incontro all'opera evangelizzatrice" nel Paese sudamericano. I presuli
chiedono di dare un contributo con "doni personali e materiali" che l'intera comunità
ecclesiale necessita per far fronte all'aumento delle richieste, in particolare dei
settori più colpiti dalla crisi. "Insieme facciamo molto per gli altri", ricordano
i vescovi che osservano: “ Preme la responsabilità condivisa di annunciare Gesù in
ogni luogo e circostanza affinché, attraverso la sua fede e il suo amore, possa crescere
il Regno che non è altro che giustizia, pace e allegria nello Spirito Santo". Ricordando
che donare alla propria chiesa non consiste soltanto nel rinunciare a qualcosa di
personale, la Conferenza episcopale argentina ricorda che in sostanza si tratta "di
un'esperienza dell'amore di Dio e di un compito di tutti". Spiegando il senso vero
della V Campagna nazionale i presuli aggiungono: "In Cristo abbiamo potuto conoscere
la vita intima di Dio che è comunione di tre Persone: il Padre, il Figlio e lo Spirito
Santo. Ciò è il dono più prezioso che ci offre" poiché ci indica il cammino della
"comunione, della condivisione, dell'incontro". "Condividendo con noi la sua natura
divina nell'Incarnazione, ci fa diventare figli suoi e fratelli tra noi". Dopo alcune
considerazioni sulle difficoltà che vivono quasi tutti i popoli e le nazioni del mondo,
aggravate con l'avvento della crisi internazionale in corso, i vescovi ricordano che
"il mondo ha un grande bisogno di giustizia, concordia e amicizia sociale”. I fedeli
e le comunità devono avere una totale consapevolezza di essere, tutti, senza eccezione,
Chiesa e ciò significa accogliere il tempo che ci chiama a condividere ciò che siamo
perché il mondo abbia vita. Ci affliggono le gravissime forme di povertà e la Parola
di Dio ci interpella: Cristo essendo ricco si fece povero, essendo Dio si fece uomo,
per noi. L'amore di Cristo ci spinge e attende la nostra risposta”. Sono numerose
le opere sociali, educative e di beneficenza che la Chiesa argentina sostiene e finanzia.
Molte di queste organizzazioni, negli ultimi tempi, affrontano una pressione di nuove
richieste soprattutto da parte dei licenziati, delle famiglie che conoscono il dramma
della tossicodipendenza e da madri con numerosi figli. Le scuole materne, elementari,
medie e Istituti superiori, esclusi i centri universitari, sono 4.722 e gli ospedali,
ambulatori, lebbrosari, orfanotrofi, centri di riabilitazione, e mense popolari quasi
5mila.(A.D.)