Si dimette il palestinese Fayyad. Emissari Usa in Siria dopo 4 anni
Il premier palestinese Salam Fayyad si è dimesso oggi per aprire la strada ad un governo
di unità nazionale nel quadro di una riconciliazione con Hamas. Una mossa a sorpresa,
a tre giorni dall’incontro con il segretario di stato americano Hillary Clinton. Fayyad
ha precisato di voler cedere il posto ad un nuovo esecutivo entro la fine di marzo.
Hamas ha già manifestato la propria soddisfazione per la scelta di Fayyad, dichiarando
di essere pronto a puntare verso un governo unitario per Gaza e Cigiordania. Quale
significato dare a questa decisione? Giancarlo La Vella lo ha chiesto al giornalista
Giorgio Bernardelli, esperto di Medio Oriente.
Sulla striscia
di Gaza intanto continuano le incursioni israeliane. Un militante della Jihad islamica
è rimasto ucciso questa mattina a Beit Lahiya, nel nord, in un altro raid condotto
nel sud i piloti avrebbero colpito gli obiettivi prestabiliti senza provocare vittime.
La
Siria potrà svolgere un ruolo importante e costruttivo in Medio Oriente. E’ la convinzione
della nuova amministrazione statunitense che ha inviato nel paese due suoi emissari
ad alto livello, dopo quattro anni di gelo diplomatico tra Stati Uniti e Damasco.
Sembrerebbe quindi volgere al termine l’isolamento della Siria, stabilito dall’amministrazione
Bush, il segretario di stato americano Clinton ha però frenato sull’ipotesi di un
imminente ritorno di un ambasciatore di Washington a Damasco.