2009-03-07 15:49:16

Costa Rica in crisi dopo le inondazioni. Appello del vescovo di Limon


Mons. José Rafael Quiros Quiros, vescovo di Limon, in Costa Rica, ha manifestato viva preoccupazione per la difficile situazione che investe gran parte delle famiglie della diocesi dopo le gravi inondazioni che hanno colpito la regione sia nel mese di novembre del 2008 che lo scorso mese di febbraio. Lo ha fatto assieme ai sacerdoti della diocesi, attraverso un comunicato che – riporta l’agenzia Fides - definisce grave la situazione. Queste famiglie – si legge - non hanno ricevuto alcun sostegno e oltre alla casa sono state colpite nel loro sistema agricolo-produttivo, con ingenti perdite di prodotti se non addirittura dei terreni. “Molti agricoltori – prosegue - si sono indebitati per seminare le loro terre ed ora si trovano senza denaro per far fronte alle necessità di base delle loro famiglie”. Centinaia di lavoratori inoltre hanno perso il posto di lavoro in quanto le compagnie colpite dalla crisi hanno effettuato tagli al loro organico. Le conseguenze negative ricadono anche sui piccoli allevatori, che si trovano di fronte alla morte del bestiame e al basso valore dello stesso. Il comunicato cita poi lo stato di degrado in cui versano le vie di comunicazione e le infrastrutture in generale, sottolineando che “le soluzioni continuano a non arrivare in tempi ragionevoli”. Da qui la solidarietà del vescovo di Limon il quale ricorda che come Pastori “non possiamo cadere nell’indifferenza, per cui ci sentiamo chiamati ad essere vicini ai fratelli e alle sorelle che soffrono”. Nel comunicato vengono poi avanzate una serie di proposte per cercare di arginare questa situazione. Si propone di realizzare uno studio sulle famiglie che hanno avuto prestiti e che a causa di queste inondazioni non possono sostenerne le spese; di offrire ai lavoratori che sono stati licenziati delle proprietà inondate, alcune possibilità di scelte lavorative o sovvenzioni, affinché le loro famiglie possano fare fronte a questa crisi; di realizzare programmi concreti di riabilitazione dell’agricoltura che diano una possibilità reale alle famiglie dei produttori colpiti; di regolare i prezzi del bestiame e della carne; di offrire al settore del bestiame ed agricolo un programma urgente di aiuto immediato per evitare che le bestie continuino a morire e che si possano di nuovo seminare le terre; di riabilitare gli acquedotti danneggiati dalle inondazioni visto che in questo momento non vi è acqua potabile e tutti sono esposti alle conseguenze di ingerire acqua inquinata. (E. B.)







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