Mons. Fisichella all’Università di Padova per un convegno su trapianti e cellule
staminali
Parlerà di “Etica nella medicina dei trapianti e delle cellule staminali” questo pomeriggio
alle 17.00 a Padova, al Palazzo del Bò, mons. Rino Fisichella, presidente della Pontificia
Accademia per la Vita. Il presule è stato invitato dalla Fondazione Onlus Marina Minnaja
che ha organizzato, in collaborazione con l’Università di Padova, un convegno aperto
al pubblico per consentire ad un esponente della Chiesa cattolica di esprimersi sulle
implicazioni etiche legate a trapianti e staminali. Tiziana Campisi ha chiesto
alla presidente della Fondazione Minnaja, Patrizia Burra, com’è nata l’iniziativa:
R. – Il motivo
è legato soprattutto a molti problemi etici che noi viviamo ogni giorno quotidianamente
con i pazienti che sono in lista di attesa. C’è il problema delle lunghe liste di
attesa, delle donazioni insufficienti per rispondere alle esigenze di tutti i pazienti,
c’è poi il rischio che questi muoiano in lista di attesa e, di conseguenza, è un impegno
nostro, della nostra fondazione e di noi medici legati al trapianto, quello di diffondere
la cultura del trapianto. Il 2008, rispetto al 2006, ha visto una diminuzione dei
numeri dei trapianti in Italia e, quindi, tutti ci sentiamo coinvolti al fine di valutare
quelle che possono essere le cause di questa diminuzione ma soprattutto le soluzioni.
Quindi, riteniamo che invitare ad ascoltare una delle massime autorità della Chiesa
cattolica, porti la posizione della Chiesa nell’ambito della donazione degli organi,
cosa che ha un significato molto rilevante.
D. -
Quali sono oggi gli interrogativi più pressanti in tema di trapianti e di cellule
staminali?
R. – Quelli legati alla necessità di migliorare
ulteriormente il sistema, perché non possiamo attenderci degli ulteriori dati negativi
nel termine di numero di trapianti eseguiti ogni anno. Se abbiamo meno donazioni e
meno pazienti verranno trapiantati, più pazienti, purtroppo, moriranno in lista di
attesa. Riguardo alle cellule staminali, l’argomento è molto ampio ed ha dei risvolti
diversi - biologici, scientifici, etici - e va affrontato con le competenze delle
singole persone che sono coinvolte. E’ chiaro che è una ricerca assolutamente affascinante,
ma dobbiamo riportare il significato in termine clinico dell’utilizzo delle cellule
staminali nelle diverse malattie con estrema cautela.
D.
- L’incontro con mons. Fisichella è stato organizzato in collaborazione con l’Università
di Padova. Alcuni docenti e studenti hanno contestato l’organizzazione...
R.
– Probabilmente non interpretando quello che era il nostro obiettivo, però con una
assoluta legittimità di contestare l’organizzazione di un incontro con modalità diverse
da quelle che sia i docenti che gli studenti potrebbero aver voluto fare. C’è stata
un’apertura fin dall’inizio, devo dire, da parte di mons. Fisichella, che di sua iniziativa
ha voluto contattare e parlare personalmente con i quattro docenti che avevano sollevato
queste critiche nei confronti dell’evento. E’ stata, quindi, offerta loro la possibilità
di partecipare e di portare un loro intervento, in modo che questo venisse incluso
nel convegno che abbiamo organizzato, ma i professori hanno preferito declinare questo
invito.