2009-03-05 16:05:05

Zambia: appello dei vescovi contro la corruzione


Il governo del presidente Rupiah Banda deve affrontare i veri problemi che affliggono la Zambia, come la corruzione, la crisi economica, la disoccupazione e la povertà, invece di mettere a tacere ogni “critica costruttiva” e le “legittime richieste” dei cittadini e dei media. È quanto scrivono i vescovi della Zambia in un’articolata lettera pastorale intitolata “Un appello all’integrità”, in cui in cui esprimono forti preoccupazioni per il clima di grande incertezza che sta vivendo il Paese. “Come pastori – si legge nel documento ripreso dall’agenza Cns - riconosciamo il ruolo dei politici che devono guidare una società ordinata. Tuttavia, anche noi abbiamo la responsabilità di contribuire alla costruzione di una solida cultura democratica nella nostra terra. Crediamo che la nostra fede e i nostri principi morali possano aiutare nella ricerca di una giusta ed efficace risposta ai problemi della nazione”. A cominciare dalla corruzione che sta diventando endemica nella società zambiana: “Il nostro governo sembra volere chiudere gli occhi di fronte agli alti livelli di corruzione e abusi di autorità dilaganti nei suoi ranghi. Eppure il rapporto della Corte dei Conti, che è un documento ufficiale, segnala questo problema puntualmente ogni anno”. A tale proposito, chiedono l’istituzione di una commissione di inchiesta per verificare la regolarità delle assegnazioni nei ministeri e punire eventuali colpevoli. La lettera si sofferma quindi sulle attuali difficoltà economiche: “La nostra nazione – scrivono i presuli - è sull’orlo di una crisi: chiudono le miniere, la moneta sta perdendo valore, cresce la povertà e l’economia si sta disintegrando. Si riducono i posti di lavoro”. Questo mentre si discute una controversa riforma costituzionale “che non sembra interessare i cittadini”. Di fronte alla crisi, denunciano i vescovi, “il governo non sembra avere una strategia chiara”. A preoccuparli, in particolare, è la perdita di posti di lavoro nel settore dell’estrazione del rame. I vescovi puntano poi il dito contro le recenti scelte politiche dell’esecutivo in materia di educazione e contro le sue politiche agricole, in particolare sull’inadeguatezza degli investimenti in un settore così vitale. Di qui, in conclusione, l’appello al governo a porre la povertà tra le priorità della sua agenda, cominciando dalla lotta contro gli sprechi. Si chiede infine ai cittadini della Zambia di dare anch’essi il loro contributo per il bene comune. (L.Z.)







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