Il governo del presidente Rupiah Banda deve affrontare i veri problemi che affliggono
la Zambia, come la corruzione, la crisi economica, la disoccupazione e la povertà,
invece di mettere a tacere ogni “critica costruttiva” e le “legittime richieste” dei
cittadini e dei media. È quanto scrivono i vescovi della Zambia in un’articolata lettera
pastorale intitolata “Un appello all’integrità”, in cui in cui esprimono forti preoccupazioni
per il clima di grande incertezza che sta vivendo il Paese. “Come pastori – si legge
nel documento ripreso dall’agenza Cns - riconosciamo il ruolo dei politici che devono
guidare una società ordinata. Tuttavia, anche noi abbiamo la responsabilità di contribuire
alla costruzione di una solida cultura democratica nella nostra terra. Crediamo che
la nostra fede e i nostri principi morali possano aiutare nella ricerca di una giusta
ed efficace risposta ai problemi della nazione”. A cominciare dalla corruzione che
sta diventando endemica nella società zambiana: “Il nostro governo sembra volere chiudere
gli occhi di fronte agli alti livelli di corruzione e abusi di autorità dilaganti
nei suoi ranghi. Eppure il rapporto della Corte dei Conti, che è un documento ufficiale,
segnala questo problema puntualmente ogni anno”. A tale proposito, chiedono l’istituzione
di una commissione di inchiesta per verificare la regolarità delle assegnazioni nei
ministeri e punire eventuali colpevoli. La lettera si sofferma quindi sulle attuali
difficoltà economiche: “La nostra nazione – scrivono i presuli - è sull’orlo di una
crisi: chiudono le miniere, la moneta sta perdendo valore, cresce la povertà e l’economia
si sta disintegrando. Si riducono i posti di lavoro”. Questo mentre si discute una
controversa riforma costituzionale “che non sembra interessare i cittadini”. Di fronte
alla crisi, denunciano i vescovi, “il governo non sembra avere una strategia chiara”.
A preoccuparli, in particolare, è la perdita di posti di lavoro nel settore dell’estrazione
del rame. I vescovi puntano poi il dito contro le recenti scelte politiche dell’esecutivo
in materia di educazione e contro le sue politiche agricole, in particolare sull’inadeguatezza
degli investimenti in un settore così vitale. Di qui, in conclusione, l’appello al
governo a porre la povertà tra le priorità della sua agenda, cominciando dalla lotta
contro gli sprechi. Si chiede infine ai cittadini della Zambia di dare anch’essi il
loro contributo per il bene comune. (L.Z.)