Incontro in Vaticano tra “Misereor” e vescovi del Celam
Domani si incontreranno in Vaticano i responsabili dell’associazione tedesca “Misereor”
e numerosi vescovi latinoamericani guidati dalle autorità del Celam, in particolare
dal suo presidente, l’arcivescovo di Aparecida, mons. Raymundo Damasceno Assis. Una
trentina fra vescovi e laici esperti latinoamericani ed europei rifletteranno per
due giorni sull’odierna crisi internazionale con particolare riferimento, secondo
quanto scrive il vescovo messicano di San Cristóbal de las Casas, mons. Felipe Arizmendi
Esquivel, “alle questioni climatiche ed alimentare” (…) “e alle esigenze del bene
comune globale in un momento di scarsità di risorse”. Il tema dell’agenda segue altre
preoccupazioni già analizzate in incontri precedenti, come quello del 2007 alla vigilia
della Conferenza di Aparecida, in cui i partecipanti si sono occupati di giustizia
e globalizzazione, debito internazionale, emarginazione ed esclusione sociale. Mons.
Arizmendi illustra le ragioni e l'agenda dell'incontro che a Roma riunirà membri di
"Misereor" e del Celam dicendo: "a queste realtà, ovviamente, la Chiesa non può essere
estranea". Benedetto XVI - ricorda mons. Arizmendi - ha rilevato a più riprese che
“la costruzione di un ordine sociale e statale giusto è un compito fondamentale” anche
se la Chiesa è chiamata a dare un suo contributo specifico e unico. “Questo lavoro
politico non è competenza immediata della Chiesa”, ha detto Benedetto XVI ad Aparecida
nel 2007 che poi ha aggiunto: “Il rispetto di una sana laicità - compresa la pluralità
delle posizioni politiche - è essenziale nella tradizione cristiana. Se la Chiesa
cominciasse a trasformarsi direttamente in soggetto politico, non farebbe di più per
i poveri e per la giustizia, ma farebbe di meno, perché perderebbe la sua indipendenza
e la sua autorità morale, identificandosi con un'unica via politica e con posizioni
parziali opinabili. La Chiesa è avvocata della giustizia e dei poveri, precisamente
perché non si identifica coi politici né con gli interessi di partito. Solo essendo
indipendente può insegnare i grandi criteri ed i valori inderogabili, orientare le
coscienze ed offrire un'opzione di vita che va oltre l'ambito politico”. In questo
spirito e alla luce di questo magistero, vescovi ed esperti europei e latinoamericani
per due giorni si confronteranno dunque su due gravi emergenze: quella climatica e
quella alimentare che, recentemente, si sono inserite nella crisi globale finanziaria.
Una crisi che ormai ha investito la cosiddetta “economia reale”, provocando per milioni
di persone il dramma della perdita del lavoro, della casa, delle sicurezze sociali
e, in certi casi, anche di ogni prospettiva di futuro. (A cura di Luis Badilla)