I vescovi dell’Angola esortano il governo a promuovere misure anticrisi
“La riduzione delle spese e l’incoraggiamento della produzione sono misure che il
governo angolano deve adottare per far fronte agli effetti negativi della crisi finanziaria
mondiale”: è quanto ha affermato mons. Oscar Braga, vescovo emerito della diocesi
di Benguela, in Angola. Il presule ha preso parte, lo scorso fine settimana a Huíla,
insieme con altri vescovi, alla celebrazione per i 25 anni di sacerdozio dell’arcivescovo
di Lubango mons. Gabriel Mbilingi. Per mons. Braga le conseguenze della crisi non
sono ancora molto accentuate in Angola rispetto alle altre economie, ma per il presule
occorre che il governo decida provvedimenti che stimolino e rendano possibile la crescita
del prodotto interno lordo. Per il vescovo di Cabinda, mons. Filomeno Vieira Dias,
anche la Chiesa deve impegnarsi nella campagna contro la crisi economica, incoraggiando
la solidarietà, l’amore e le piccole iniziative nelle comunità. “Tutte le nazioni
del mondo sono state direttamente o indirettamente colpite dalla crisi e la nostra
non è un’eccezione – ha detto il presule – il nostro governo non deve per questo non
intervenire; piuttosto deve trovare soluzioni, come la diminuzione delle spese e la
promozione della produzione nazionale per sopravvivere alla crisi”. Per mons. Zacarias
Kamwenho, arcivescovo della diocesi di Lubango, l’Angola è preparata per affrontare
la crisi, ma occorre che il governo si impegni per non permettere che la crisi finanziaria
mondiale sconvolga il Paese. (T.C.)