Riaperta a Napoli dal cardinale Sepe la Chiesa della Sacra Famiglia
È stato il cardinale Crescenzio Sepe, a riaprire lunedì a Napoli, la Chiesa della
Sacra Famiglia, soprannominata “dei Cinesi”, chiusa da 25 anni, realizzando – come
riferisce l’Avvenire - un desiderio cullato fin dall’inizio del suo mandato di arcivescovo
nel capoluogo partenopeo. “Recuperiamo 250 anni di storia” – ha commentato il porporato
– ricordando che in questa chiesa” nel 1700 si formò la prima comunità cinese all’estero”.
Qui sulla Salita dei Cinesi, la strada del quartiere Sanità, nacque il Collegio dei
Cinesi, e della Congregazione della Sacra Familgia, entrambi fondati dal padre napoletano
Matteo Ripa, missionario in Oriente, vissuto a cavallo tra ‘600 e ‘700. Dopo la soppressione
della Congregazione, il Collegio ha avuto una prestigiosa evoluzione divenendo l’attuale
Istituto Universitario Orientale, in altre sedi, mentre il complesso edilizio è stato
trasformato in ospedale. Purtroppo restano ancora in stato di abbandono la chiesa,
di cui è stato avviato il restauro, e la tomba di padre Ripa, sulla quale il cardinale
Sepe si è raccolto in preghiera insieme a don Paolo, sacerdote cinese, guida spirituale
della comunità cristiana dei suoi connazionali a Napoli. Il cardinale Sepe ha annunciato
una serie d’iniziative volte a “rilanciare la conoscenza della geniale personalità
e dell’opera del servo di Dio padre Matteo Ripa” e per rimarcare il ruolo di Napoli
nei secoli “culla di civiltà lontane”. Per questo nel prossimo mese di ottobre la
diocesi ospiterà due giornate storico-culturali, cui parteciperanno oltre ad esperti
ed accademici, tutti i cinesi di religione cattolica in Italia. Evento che si ripeterà
poi a Shanghai. (R.G.)