Germania: campagna di Misereor per la salvaguardare il creato
Una campagna per avvertire dei rischi provocati dai cambiamenti climatici e per sensibilizzare
l'opinione pubblica su quanto lo stile di vita dei Paesi ricchi influisca sulla povertà
del Sud del mondo. A proporla con lo slogan "Salvaguardare la creazione di Dio, affinché
tutti possano vivere" è l'opera assistenziale Misereor. "Dio ci ha affidato il creato
e noi dobbiamo gestirlo in modo responsabile", ha dichiarato mons. Werner Thissen,
arcivescovo di Amburgo e incaricato di Misereor per la Conferenza episcopale tedesca,
in un'intervista all'agenzia cattolica Kna. "Se vogliamo salvaguardare il creato,
dobbiamo modificare la nostra vita, anche per quanto riguarda la tutela del clima".
"Il Nord e gli strati sociali abbienti nel Sud del mondo possono proteggersi molto
meglio dai mutamenti climatici, rispetto ai poveri", ha osservato Thissen. "Le conseguenze
dei cambiamenti climatici causano nel Sud l'abbandono dei campi e la migrazione verso
le città. Allo stesso tempo, la fame di energia del Nord origina un aumento del prezzo
del petrolio e la scarsità di carburante. Ecco perché sempre più superfici agricole
e prodotti agrari, come la barbabietola da zucchero, la soia, l'olio di palma o il
mais vengono utilizzati per produrre biocarburanti. Ciò a sua volta fa aumentare i
prezzi degli alimentari, con conseguenze fatali per i poveri", ha spiegato. L'arcivescovo
ha sottolineato che ciascuno è chiamato a rivedere il proprio stile di vita e "la
Quaresima è un periodo particolarmente adatto a farlo". Ciò vale anche per la Chiesa:
"Misereor ha fatto molto: carta riciclata nelle stampanti, meno consumi energetici
e ora un impianto solare sul tetto. Sono passi piccoli ma importanti". La politica,
ha affermato Thissen, deve "fissare le condizioni generali" per realizzare il contenimento
dei consumi energetici. Altro tema delicato è l'energia atomica. "L'ottenimento dell'uranio
chiede consumi energetici elevati. E sebbene la generazione di energia nelle centrali
nucleari non comporti l'emissione di biossido di carbonio, l'energia atomica comporta
altri rischi elevati". Pertanto, "non ci sono alternative alla necessità di diminuire
il consumo di energia". (R.P.)