2009-03-04 15:10:54

Bangladesh: primo colloquio interreligioso tra cristiani e sikh


Dio vuole l’unità del genere umano e il dialogo interreligioso serve ad abbattere il muro delle incomprensioni reciproche tra le religioni. È questa, in sintesi, la convinzione comune emersa dal primo colloquio interreligioso tra cristiani e sikh in Bangladesh. L’incontro – riferisce l’agenzia Ucan - si è svolto nei giorni scorsi nella capitale Dacca ed è stato promosso dalla Commissione per il dialogo interreligioso della Conferenza episcopale bengalese. Dieci i relatori invitati a parlare sul tema “L’unità di Dio e dell’umanità”. Tra questi il nunzio apostolico in Bangladesh, mons. Joseph Marino, che nel suo intervento ha ricordato che lo scopo principale del dialogo interreligioso è quello di abbattere i muri tra le religioni. “Attraverso il dialogo – ha detto – possiamo imparare gli uni dagli altri”. E proprio alla conoscenza reciproca è stata dedicata una sessione speciale del convegno in cui i partecipanti si sono rivolti domande e risposte sulle rispettive religioni. Tra gli argomenti affrontati nelle varie relazioni vi è stato anche quello dello specifico contributo della comunità cristiana al dialogo e alla pace nel Paese. I cristiani in Bangladesh sono una piccolissima minoranza: meno dello 0,3% della popolazione in netta maggioranza musulmana. Ancora meno numerosi i sikh che costituiscono appena lo 0,07%. Nonostante i cristiani siano numericamente irrilevanti, la loro presenza è resa visibile dalle numerose opere educative, sanitarie e caritative gestite dalle varie Chiese, ma anche dal loro contributo nel campo culturale. Il cristianesimo continua tuttavia ad essere considerato "religione straniera" e la sua presenza negli ultimi decenni è resa più difficile dall’emergere di un certo radicalismo religioso in una parte della popolazione musulmana. Da notare che dal 1988 l’Islam è religione di Stato. (L.Z.)







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