Inchiesta Bbc: no degli inglesi all'esclusione della religione dalla vita pubblica
Contrariamente agli orientamenti laicisti espressi da alcuni politici che vorrebbero
bandire la fede dall’arena pubblica, la maggior parte dei cittadini britannici ritiene
che la religione e i valori religiosi abbiano un ruolo importante nella società. È
quanto emerge da un sondaggio pubblicato in questi giorni dalla BBC e ripreso dall’agenzia
Apic. Secondo l’indagine, condotta dall’Istituto ComRes di Londra su un campione rappresentativo
di 1.045 persone, il 62% dei sudditi di Sua Maestà è favorevole a una presenza attiva
delle religioni nella società e il 63% ritiene che le leggi debbano tenere in considerazione
i valori religiosi tradizionali britannici. Questa percentuale è in proporzione più
alta tra i credenti di fede musulmana e induista, anche se è da notare che i valori
di cui si parla sono comuni al cristianesimo. In buona sostanza, i credenti delle
varie religioni nel Regno Unito sono uniti dalla comune contrarietà a una totale secolarizzazione
della società e favorevoli piuttosto ad un modello di società ispirato a valori cristiani
quali la vita umana o quello di non fare al prossimo quello che non vorresti fosse
fatto a te. A dispetto del calo dei battesimi, dei matrimoni religiosi e della frequenza
alle messe domenicali, gli inglesi dunque non vogliono una società completamente secolarizzata:
possono non condividere alcuni insegnamenti religiosi e avere dubbi su alcune credenze,
ma non sono pronti a cacciare Dio dalla vita pubblica. (L.Z.)