Elezioni in India: appello dei vescovi a difesa di democrazia e laicità
In un momento molto delicato e decisivo per la storia della nazione, ogni cittadino
“è chiamato a esercitare con responsabilità il suo diritto di voto”, confermando il
sostegno al sistema democratico laico e pluralistico, che ha caratterizzato la storia
della nazione indiana, rifiutando ogni forma di fondamentalismo ideologico e di violenza.
E’ quanto chiedono i vescovi indiani in un articolato appello agli elettori, firmato
e diffuso nei gironi scorsi da mons. Stanislaus Fernandes, segretario generale della
Conferenza episcopale. Il manifesto, rivolto a tutti i cittadini indiani, giunge
alla vigilia delle elezioni che vedranno nelle prossime settimane la democrazia più
popolosa del pianeta (oltre 670 milioni di aventi diritto di voto) impegnata nelle
elezioni generali che rinnoveranno il Parlamento dell’Unione. Il documento dei vescovi
- riferisce l'agenzia Fides - si sofferma sui principi e sui valori che ogni cittadino
è chiamato a difendere, ricordando “il primato della persona, la sua inalienabile
dignità e i suoi diritti”, nonché il necessario impegno di ciascuno “per il bene comune”.
Il testo tocca poi aspetti economici e sociali, invitando gli elettori a tenere a
mente la solidarietà e lo sviluppo di masse di persone che oggi in India soffrono
per discriminazione, disoccupazione, emarginazione. Forte anche il richiamo alla difesa
dell’identità democratica e secolare dell’India, nel rispetto della Costituzione indiana,
“fondata su un pluralismo etnico, religioso e culturale”. Il documento si conclude
con un generale richiamo alla responsabilità di ogni cittadino nell’esercitare il
proprio diritto di voto; nel difendere i principi costituzionali, l’uguaglianza e
i diritti umani; nel combattere la povertà e l’emarginazione; nel garantire a tutti
l’accesso all’istruzione e ai servizi sanitari e sociali; nel promuovere il bene comune.
Un riferimento esplicito è anche alla difesa dei diritti delle minoranze religiose
e culturali, come la comunità cristiana indiana, e all’impegno comune contro la corruzione.
(R.P.)