I vescovi della Costa Rica: ridare speranza nella crisi
Al termine dell’assemblea plenaria i vescovi della Costa Rica hanno rivolto ieri alla
stampa un’ampia esortazione in cui, oltre alle sfide pastorali e agli impegni ecclesiali
più rilevanti come la Missione continentale, analizzano con preoccupazione la situazione
del Paese colpito “sia dalla crisi alimentare che ha evidenziato la forte dipendenza
dall’estero per quanto riguarda il cibo, sia da quella macroeconomica a livello mondiale”,
che comporterà una minore crescita e un aumento della disoccupazione. Il documento
episcopale dal titolo “Animati dalla speranza”, prende in esame le principali sfide
della nazione centroamericana sottolineando “l’urgente bisogno di rinforzare le politiche
d’investimento sociale e quelle in difesa del lavoro e dell’occupazione”. I presuli,
sul tema delle prossime elezioni, rinnovano il loro appello affinché i partiti e i
candidati “evitino le spese eccessive soprattutto in un momento di crisi come l’attuale”
e auspicano che i politici “facciano delle proposte consone con le esigenze del bene
comune”. I vescovi si riferiscono anche alle vocazioni e ringraziano Dio, poiché nel
Paese non sono mai mancate, nonostante le famiglie locali vivano una crisi di valori
spirituali e religiosi. In tale contesto i vescovi rinnovano il loro impegno in favore
del seminario, per dare ai seminaristi una “formazione umana, religiosa e pastorale”
sempre migliore e solida. I presuli, infine, trattano il tema della Missione continentale:
destinata “a svegliare nelle persone, nelle famiglie e nella comunità l’incontro con
Gesù vivo, che conduce tutti, uniti, nella Chiesa, a essere discepoli e missionari”.
Nelle molteplici attività pastorali della Missione, il cui carattere è permanente,
si deve esprimere “una conversione e un rinnovamento delle strutture e dei metodi
dell’evangelizzazione” e si deve dare la dovuta rilevanza “alla pastorale sociale”.
I presuli, in conclusione, osservano quanto sia necessaria, ora più che mai, la pratica
della preghiera per implorare dallo Spirito Santo i doni e le forze necessarie e ricordano
che “conoscere Gesù è la nostra gioia, seguirlo la grazia”. (a cura di Luis Badilla)