Benedetto XVI invita a pregare affinché il ruolo delle donne sia sempre più valorizzato
in ogni parte del mondo
“Perché il ruolo delle donne sia più apprezzato e valorizzato in ogni nazione del
mondo”: è l’intenzione per il mese di marzo che Benedetto XVI ha affidato all’Apostolato
della preghiera. Il Papa rinnova dunque l’invito ai fedeli a pregare per il rispetto
della dignità della donna, tema al quale ha dedicato catechesi e riflessioni. Il servizio
di Alessandro Gisotti:
L’uomo
e la donna “uguali in dignità sono chiamati ad arricchirsi vicendevolmente in comunione
e collaborazione” in famiglia come nelle altre dimensioni della società: Benedetto
XVI lo sottolinea con forza il 15 novembre dell’anno scorso, parlando alla plenaria
del Pontificio Consiglio dei Laici. Il Papa mette l’accento sul contributo delle donne
nella diffusione del Vangelo:
“Alle donne cristiane
si richiedono consapevolezza e coraggio per affrontare compiti esigenti, per i quali
tuttavia non manca loro il sostegno di una spiccata propensione alla santità, di una
speciale acutezza nel discernimento delle correnti culturali del nostro tempo, e della
particolare passione nella cura dell’umano che le caratterizza. Mai si dirà abbastanza
di quanto la Chiesa riconosca, apprezzi e valorizzi la partecipazione delle donne
alla sua missione di servizio alla diffusione del Vangelo”.
Al
ruolo delle donne “effettivo e prezioso” per lo sviluppo del cristianesimo, Benedetto
XVI dedica una catechesi, nell’udienza generale del 14 febbraio 2007. E sottolinea
che tale testimonianza “non può essere dimenticata”:
“La
storia del Cristianesimo avrebbe avuto uno sviluppo ben diverso se non ci fosse stato
il generoso apporto di molte donne. (...) La Chiesa ringrazia per tutte le manifestazioni
del ‘genio’ femminile apparse nel corso della storia, in mezzo a tutti i popoli e
nazioni”. Già, un anno prima, nella
visita alla parrocchia di Sant’Anna in Vaticano, il 5 febbraio 2006, Benedetto XVI
aveva ringraziato le donne che si impegnano nella Chiesa:
“…
sono anima della famiglia, anima della parrocchia… un grazie sentito a tutte le donne
che animano questa parrocchia, alle donne che servono in tutte le dimensioni, che
ci aiutano sempre di nuovo a conoscere la Parola di Dio non solo con l’intelletto,
ma col cuore”. La dignità della
donna è stata poi al centro del discorso per il 20.mo della Lettera Apostolica di
Papa Wojtyla “Mulieris Dignitatem”, il 9 febbraio scorso. Un intervento tutto incentrato
sull’uguaglianza in dignità dell’uomo e della donna, sulla loro vocazione alla reciprocità
e alla complementarietà. In quest’occasione, Benedetto XVI ha criticato con vigore
la persistenza di “una mentalità maschilista” che ignora la novità del cristianesimo
che “riconosce e proclama l’uguale dignità e responsabilità della donna rispetto all’uomo”:
“Ci
sono luoghi e culture dove la donna viene discriminata o sottovalutata per il solo
fatto di essere donna, dove si fa ricorso persino ad argomenti religiosi e a pressioni
familiari, sociali e culturali per sostenere la disparità dei sessi, dove si consumano
atti di violenza nei confronti della donna rendendola oggetto di maltrattamenti e
di sfruttamento nella pubblicità e nell'industria del consumo e del divertimento”. Dinanzi
a “fenomeni così gravi e persistenti”, è stato il monito del Papa, è “ancor più urgente”
l’impegno dei cristiani “perché diventino dovunque promotori di una cultura che riconosca
alla donna, nel diritto e nella realtà dei fatti, la dignità che le compete”.