Progetto a Gaza per consentire l’accesso all’acqua a 22 mila civili
E’ stato concesso l’ingresso a Gaza a tre container dell’Ong Gvc Onlus, Gruppo di
volontariato civile, che raggiungeranno nelle prossime ore il campo profughi di Al
Buerij (Governatorato di Deir El-Balah) per l’installazione di un desalinizzatore.
Grazie a questo intervento, 22.000 rifugiati avranno finalmente acqua potabile. A
darne notizia oggi è la stessa Ong, presente nella lista delle ong vagliate dalle
Nazioni Unite per avere accesso ai corridoi umanitari di Gaza. Il programma, sostenuto
da Echo, l’ufficio della Commissione europea per l’aiuto umanitario, oltre all'installazione
dell'impianto, prevede attività di controllo sulla qualità dell'acqua fornita dalla
rete municipale e dai venditori privati. Il progetto – rende noto il Sir - punta anche
a garantire una più equa distribuzione delle risorse idriche contribuendo alla riduzione
della frequenza delle interruzioni del servizio.I recenti attacchi dell’esercito israeliano
hanno ulteriormente aggravato la situazione e alcune condotte idriche già costruite
dall’Ong sono state distrutte. Al momento degli attacchi aerei israeliani, il gruppo
di volontariato stava operando a Gaza con due progetti finanziati dall’Ue: l'installazione
di un desalinizzatore per portare acqua potabile a 22 mila persone e la realizzazione
di una rete idrica destinata a un campo profughi di 37 mila persone. (A.L.)