2009-02-25 15:15:18

Messaggio dei vescovi nicaraguensi per la Quaresima


La conversione personale e interiore alla quale chiama la Quaresima deve essere anche l’occasione per una conversione esteriore, delle strutture sociali: è quanto sottolineano i vescovi del Nicaragua che ieri hanno pubblicato il loro tradizionale messaggio all’inizio di questo tempo liturgico. Citando la “Sollicitudo Rei Socialis” del1987, di Papa Giovanni Paolo II, i presuli ricordano che la presa di coscienza dei nostri peccati e il pentimento devono riguardare anche situazioni collettive. “I peccati personali come l’egoismo, l’ambizione personale e la violenza sono la radice dei peccati sociali”, affermano i vescovi spiegando che gli errori a livello sociale “sono il frutto e l’accumulo di molti peccati individuali”. “In Nicaragua - osservano i vescovi - siamo stati protagonisti e vittime di molti peccati sociali come la corruzione istituzionale, la manipolazione delle volontà, la corruzione, l’egoismo collettivo, la mancanza di giustizia, il narcotraffico e la tossicodipendenza, gli aborti clandestini, la devastazione dell’ambiente, l’aumento della miseria”. “Tutto ciò ci interpella all’inizio della Quaresima, chiamandoci sia alla conversione personale sia a quella sociale”: così i vescovi incoraggiano ad “aprire i cuori a Dio”, per superare l’egoismo, gli interessi personali o di parte, il disordine morale, l’ingiustizia e ogni struttura sociale corrotta”. D’altra parte, i presuli incentrando le loro riflessioni quaresimali in particolare sulla Persona di Cristo, sottolineano l’urgenza che ciascuno, sia servitore pubblico sia semplice cittadino, “prenda consapevolezza dei cambiamenti necessari”, aggiungendo che non occorre elencarli “poiché nell’intimo della propria coscienza tutti sanno benissimo cosa occorre cambiare”. Questi tempi che ci portano ai giorni in cui “celebreremo la Passione, la morte e la Risurrezione del Cristo, Figlio di Dio immolato per noi, - auspicano i vescovi - siano giornate dedicate sostanzialmente allo spirito e all’anima nella prospettiva della necessaria apertura all’amore del Creatore e all’amore per il nostro prossimo. In particolare i vescovi del Nicaragua esprimono una raccomandazione: “Esortiamo per la settimana tra il 30 marzo e il 4 aprile prossimi, tutti i nostri sacerdoti e responsabili di comunità ecclesiali ad organizzare e animare giornate di preghiera, di penitenza e di carità nonché altre occasioni religiose come pellegrinaggi, processioni, adorazioni del Santissimo, Via crucis, che possono aiutare a raggiungere questa conversione”. Infine, i presuli concludono rivolgendosi in particolare ai comunicatori sociali, alla stampa, alla radio e soprattutto alla Tv affinché in questo periodo offrano al Paese una programmazione consona con il profondo significato del tempo quaresimale. “Spetta a voi – scrivono - favorire un clima di riflessione circa la realtà personale e nazionale” affinchè ognuno scopra “il proprio cuore e quello dell’altro, per superare i risentimenti e gli antagonismi”. (A cura di Luis Badilla)







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