2009-02-25 12:57:51

Il Papa presiede sull'Aventino i riti del Mercoledì delle Ceneri per l'inizio della Quaresima


Oggi, Mercoledì delle Ceneri, inizia per la Chiesa il tempo forte della Quaresima. Il Papa presiederà nel pomeriggio, nella Basilica di Santa Sabina all’Aventino, una celebrazione dell’Eucaristia con il rito di benedizione e imposizione delle ceneri. La Messa è preceduta dalla processione penitenziale che partirà dalla Chiesa di Sant’Anselmo. I due eventi saranno seguiti in diretta dalla nostra emittente dalle 16.25. Nel Messaggio per la Quaresima di quest’anno il Papa invita i fedeli a riscoprire il valore del digiuno. Rileggiamo questo documento alla luce delle parole pronunciate da Benedetto XVI sul tempo liturgico quaresimale. Il servizio di Sergio Centofanti.RealAudioMP3

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Nel suo Messaggio il Papa esorta a meditare sul digiuno compiuto da Gesù nel deserto per quaranta giorni e quaranta notti. “Il vero digiuno – sottolinea – è finalizzato a mangiare il ‘vero cibo’, che è fare la volontà del Padre”:

 
"Il digiuno al quale la Chiesa ci invita in questo tempo forte, non nasce certo da motivazioni di ordine fisico, estetico, ma scaturisce dall’esigenza che l’uomo ha di una purificazione interiore che lo disintossichi dall’inquinamento del peccato e del male, lo educhi a quelle salutari rinunce che affrancano il credente dalla schiavitù del proprio io, lo renda più attento e disponibile all’ascolto di Dio e al servizio dei fratelli". (Omelia per la Messa del Mercoledì delle Ceneri nella Basilica di Santa Sabina del 21 febbraio 2007)

 
Il digiuno, mosso dall’amore per Dio, è scegliere “liberamente di privarci di qualcosa per aiutare gli altri”:

 
“Chi incomincia a vedere Dio (…) vede con altri occhi anche il fratello. Scopre il fratello, le sue necessità. Per questo la Quaresima, come ascolto della Verità, è nello stesso momento un tempo favorevole per convertirsi all’amore (...) Convertiamoci necessariamente all’amore!” (Udienza generale del primo marzo 2006, Mercoledì delle Ceneri)

 
Gesù è stato tentato nel deserto: così, chi vuole seguire veramente il Signore deve prepararsi alla tentazione. E “il digiuno – spiega il Papa – è di grande aiuto per evitare il peccato”. Ecco cosa significa allora entrare nella Quaresima:

 
“Significa iniziare un tempo di particolare impegno nel combattimento spirituale che ci oppone al male presente nel mondo, in ognuno di noi e intorno a noi. Vuol dire guardare il male in faccia e disporsi a lottare contro i suoi effetti, soprattutto contro le sue cause, fino alla causa ultima, che è satana”. (Angelus del 10 febbraio 2008)

 
Il Papa invita ad affrontare questo combattimento con “un maggiore impegno nella preghiera” ricordando che “il digiuno è l’anima della preghiera” come diceva San Pietro Crisologo: “chi prega digiuni”:

 
“Senza la dimensione della preghiera, l’io umano finisce per chiudersi in se stesso, e la coscienza, che dovrebbe essere eco della voce di Dio, rischia di ridursi a specchio dell’io, così che il colloquio interiore diventa un monologo dando adito a mille autogiustificazioni”. (Omelia per la Messa del Mercoledì delle Ceneri nella Basilica di Santa Sabina del 6 febbraio 2008)

 
L’io rischia così di diventare “dio”. Invece “con il digiuno – scrive il Papa nel suo Messaggio – il credente intende sottomettersi umilmente a Dio, confidando nella sua bontà e misericordia”:

 
“Conversione consiste nell’accettare liberamente e con amore di dipendere in tutto da Dio, il vero nostro Creatore, di dipendere dall’amore. Questa non è dipendenza ma libertà. Convertirsi significa allora non inseguire il proprio successo personale - che è una cosa che passa - ma, abbandonando ogni umana sicurezza, porsi con semplicità e fiducia alla sequela del Signore perché per ciascuno Gesù diventi, come amava ripetere la beata Teresa di Calcutta, il mio tutto in tutto". (Udienza generale del 21 febbraio 2007, Mercoledì delle Ceneri) 
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