“Civico zero”: è l’iniziativa di Save the Children presentata con il Dossier sulle
condizioni di vita dei minori migranti in Italia
Una struttura semiresidenziale a Roma, vicino alla stazione Termini, per aiutare i
minori stranieri non accompagnati ad inserirsi nel tessuto sociale, sottraendoli così
alla morsa dello sfruttamento. E’ “Civico zero”, il progetto di Save the Children
presentato in questi giorni assieme al Dossier sulle condizioni di vita dei minori
migranti in Italia. Si stima che nel 2008 siano arrivati circa 7700 minori extracomunitari,
provenienti per lo più da Marocco, Egitto, Albania, ma anche all’Afghanistan e dall’Eritrea.
Il servizio di Debora Donnini: Sono perlopiù
maschi, fra i 16 ed i 17 anni, i ragazzi immigrati che arrivano in Italia senza alcun
adulto di riferimento, fondamentalmente soli; marocchini, albanesi, egiziani, ma anche
palestinesi, afghani, eritrei e nigeriani. Sono aumentati, in questi anni, così come
sono cambiati – in parte – anche i Paesi di provenienza; con informazioni sanitarie,
equipe di strada e orientamento, Save the Children già lavora per inserirli. Sono
ragazzi vulnerabili, facilmente preda della criminalità organizzata, minori che rischiano
di essere sfruttati per rubare o per fini sessuali; i dati del dossier di Save the
Children fotografano una realtà complessa, da affrontare in diversi modi, come ci
spiega Valerio Neri, direttore dell’organizzazione in Italia: “La
cosa veramente importante è che se oggi i dati ufficiali parlano di circa 8 mila ragazzi
che si sono effettivamente inseriti nel processo istituzionale, probabilmente ce ne
sono qualche migliaio che ancora sfugge a questo processo. Noi dobbiamo lavorare per
recuperare questi ragazzi ed indirizzarli. Se nessuno glielo dice, come fanno questi
ragazzi a capire che in Italia possono trovare accoglienza, scuola e, forse, un giorno,
anche lavoro? Bisogna dirglielo nelle loro lingue; se anche parlassero l’italiano,
potrebbero non capire lo stesso, perché vengono da culture dove il diritto spesso
non esiste”. “Civico Zero” è l’iniziativa presentata da Save
the Children, una struttura semiresidenziale, a Roma, vicino a Termini; un progetto
che si spera di esportare in altre città italiane. Ma, più concretamente, quali sono
le attività di questo centro? Ancora Valerio Neri: “Vi abbiamo
messo Internet, luoghi per lavarsi, per divertirsi, ping pong; se li attraiamo dentro
il centro, sappiamo che lo frequenteranno, e via via li indirizzeremo verso il percorso
della legalità e dell’integrazione”. Soluzioni innovative, dunque,
che mirano prima di tutto a conquistare la fiducia dei ragazzi immigrati, base fondamentale
per l’inserimento ed il recupero.