2009-02-23 07:53:42

“Civico zero”: è l’iniziativa di Save the Children presentata con il Dossier sulle condizioni di vita dei minori migranti in Italia


Una struttura semiresidenziale a Roma, vicino alla stazione Termini, per aiutare i minori stranieri non accompagnati ad inserirsi nel tessuto sociale, sottraendoli così alla morsa dello sfruttamento. E’ “Civico zero”, il progetto di Save the Children presentato in questi giorni assieme al Dossier sulle condizioni di vita dei minori migranti in Italia. Si stima che nel 2008 siano arrivati circa 7700 minori extracomunitari, provenienti per lo più da Marocco, Egitto, Albania, ma anche all’Afghanistan e dall’Eritrea. Il servizio di Debora Donnini: RealAudioMP3
Sono perlopiù maschi, fra i 16 ed i 17 anni, i ragazzi immigrati che arrivano in Italia senza alcun adulto di riferimento, fondamentalmente soli; marocchini, albanesi, egiziani, ma anche palestinesi, afghani, eritrei e nigeriani. Sono aumentati, in questi anni, così come sono cambiati – in parte – anche i Paesi di provenienza; con informazioni sanitarie, equipe di strada e orientamento, Save the Children già lavora per inserirli. Sono ragazzi vulnerabili, facilmente preda della criminalità organizzata, minori che rischiano di essere sfruttati per rubare o per fini sessuali; i dati del dossier di Save the Children fotografano una realtà complessa, da affrontare in diversi modi, come ci spiega Valerio Neri, direttore dell’organizzazione in Italia:
 
“La cosa veramente importante è che se oggi i dati ufficiali parlano di circa 8 mila ragazzi che si sono effettivamente inseriti nel processo istituzionale, probabilmente ce ne sono qualche migliaio che ancora sfugge a questo processo. Noi dobbiamo lavorare per recuperare questi ragazzi ed indirizzarli. Se nessuno glielo dice, come fanno questi ragazzi a capire che in Italia possono trovare accoglienza, scuola e, forse, un giorno, anche lavoro? Bisogna dirglielo nelle loro lingue; se anche parlassero l’italiano, potrebbero non capire lo stesso, perché vengono da culture dove il diritto spesso non esiste”.
 
“Civico Zero” è l’iniziativa presentata da Save the Children, una struttura semiresidenziale, a Roma, vicino a Termini; un progetto che si spera di esportare in altre città italiane. Ma, più concretamente, quali sono le attività di questo centro? Ancora Valerio Neri:
 
“Vi abbiamo messo Internet, luoghi per lavarsi, per divertirsi, ping pong; se li attraiamo dentro il centro, sappiamo che lo frequenteranno, e via via li indirizzeremo verso il percorso della legalità e dell’integrazione”.
 Soluzioni innovative, dunque, che mirano prima di tutto a conquistare la fiducia dei ragazzi immigrati, base fondamentale per l’inserimento ed il recupero.







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