2009-02-23 08:32:28

I funerali del missionario spagnolo ucciso a Cuba una settimana fa


"Tutta la sua vita fu un dono agli altri, soprattutto ai più bisognosi ovunque si trovassero": così, il vescovo ausiliare di Madrid, mons. Fidel Herráez Vegas, venerdì scorso durante i funerali del missionario spagnolo Eduardo de la Fuente Serrano, ucciso sabato 14 febbraio nelle vicinanze dell'Avana, a Cuba. Subito dopo l'arrivo della salma del sacerdote nella sua cittadina natale, Guadalix de la Sierra, nei pressi della capitale spagnola, nella chiesa parrocchiale - dove 59 anni fa fu battezzato - si sono riunite centinaia di persone tra parenti, amici, fedeli e almeno 60 confratelli che poi hanno concelebrato con mons. Herráez Vegas. "La sua morte violenta è per noi un grande dolore inatteso; una tristezza che lacera i nostri cuori come quelli di coloro che lo conobbero a Cuba, che oggi lo piangono e che lo congedarono giorni fa come si fa con un vero fratello". Gran parte delle persone presenti alle onoranze funebri hanno seguito la Santa Messa dall’esterno attraverso degli schermi, poiché la chiesa di San Giovanni Battista non poteva ospitare tutti. Si sono susseguite numerose testimonianze sull’impegno apostolico generoso e infaticabile di padre Eduardo de la Fuente che non solo è stato ricordato dalla gente della sua città, ma anche da molti che lo conobbero e con lui lavorarono a Madrid. Il missionario si era stabilito all’Avana da tre anni anche se ormai passava parte dell’anno in Spagna. Il missionario era impegnato a mantenere e animare personalmente i rapporti di solidarietà e collaborazione tra le opere pastorali cubane e diverse parrocchie spagnole. Il sindaco di Guadalix de la Sierra, Ángel Luis García Yuste, commentando l’opera del sacerdote ha dichiarato che “lavorava come un ponte di amore e fratellanza fra popoli e persone diverse”. I parrocchiani della chiesa dello “Spirito Santo” arrivati da Aranjuez e della chiesa “Nuestra Señora del Sagrario”, di Carabanchel, dove padre E. de la Fuente passava parte dell’anno hanno preso parte in massa ai funerali. Si sono trasferiti da Madrid con diversi pullman, per testimoniare “il legame di affetto con un uomo buono ed esemplare”. Dopo il lungo applauso di “addio” mentre il feretro usciva dalla chiesa, centinaia di persone hanno percorso un chilometro e mezzo accanto alla salma, cantando e pregando, per portare padre Eduardo de la Fuente alla sua ultima dimora terrena nel cimitero di Guadalix de la Sierra. (L.B.)







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