Myanmar: amnistia per 6 mila detenuti ma non per Aung San Suu Kyi
Le autorità del Myanmar hanno iniziato a rilasciare i detenuti del carcere Insein
di Yangon, tra i quali numerosi prigionieri politici, nel quadro dell'amnistia per
6.313 persone decisa dalla giunta militare che governa l’ex Birmania. Tra i rilasciati,
secondo testimoni oculari, ci sono Thet Wai, esponente della Lega nazionale per la
Democrazia (Nld), e altri cinque membri dell'opposizione. Esclusi dall'amnistia -
riferisce L'AdnKronos - la leader del partito Nld e premio nobel, Aung San Suu Kyi
e il suo vice, Tin Oo, agli arresti domiciliari dal 2003. La detenzione di Tin Oo
è stata prolungata di un anno proprio alla vigilia dell'arrivo in Myanmar, il 14 febbraio
scorso, del relatore speciale dell'Onu per i diritti umani in Birmania Tomas Ojea
Quintana. La sua missione di sei giorni era volta a persuadere la giunta militare
a rilasciare circa 2.100 prigionieri politici, inclusa Aung San Suu Kyi, prima delle
elezioni previste l'anno prossimo. Al termine della visita, giovedì scorso, Quintana
aveva sottolineato che “la situazione dei diritti umani in Myanmar è ancora una sfida”.
(S.G.)