Gli 80 anni del Vaticano: editoriale di padre Lombardi
Nei giorni scorsi Italia e Santa Sede hanno celebrato gli 80 anni dei Patti Lateranensi.
Ascoltiamo in proposito l’editoriale di padre Federico Lombardi per Octava
Dies, il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano in onda oggi su Telepace
alle 15.30 e su Sat2000 alle 18.10:
Con un
importante Trattato nasceva lo Stato della Città del Vaticano, che riconosceva al
Papa la piena sovranità su un piccolissimo Stato, da dove, in piena libertà, avrebbe
potuto governare la Chiesa cattolica universale, senza alcun condizionamento da parte
del Governo italiano. Terminava così un periodo di grave tensione fra il Papato e
l’Italia, dopo la fine degli Stati pontifici e l’unificazione italiana nel 1870. Importanti
manifestazioni culturali hanno messo in luce il ruolo fondamentale del Papa Pio XI
nella Conciliazione fra Santa Sede e Italia e nell’edificazione delle strutture necessarie
al funzionamento del nuovo Stato. Ancora una volta si è giustamente insistito sul
fatto che il riconoscimento e lo status internazionale della Santa Sede, come centro
e guida della Chiesa, non dipende dalla esistenza del piccolo Stato, ma, al contrario,
questo esiste e deve esistere perché il Papato è un’autorità spirituale e morale di
importanza mondiale e deve poter esercitare le sue funzioni senza alcuna ambizione
di potere terreno, ma in piena indipendenza e autonomia.
Ma
c’è ancora un aspetto su cui vogliamo insistere. Perché è giusto che il Papa risieda
in Vaticano, che il suo piccolo Stato sia qui e non altrove? Per un motivo molto semplice:
qui Pietro ha subito il martirio, qui è morto, e qui si trova la sua tomba a cui vengono
in pellegrinaggio i fedeli del mondo intero. “Petros eni”, “Pietro è qui”, sta inciso
su un antichissimo muro che si trova esattamente sotto l’altare centrale della Basilica,
sotto la grande cupola. Perciò il Successore di Pietro sta qui e di qui guida la Chiesa:
dalla Città del Vaticano.