2009-02-19 15:24:32

Grande partecipazione ai funerali del missionario spagnolo ucciso sabato a Cuba


Tre vescovi cubani, numerosi ambasciatori e soprattutto centinaia di fedeli hanno preso parte ieri all'Avana ai funerali del missionario spagnolo padre Eduardo de la Fuente, ucciso sabato scorso in circostanze non ancora chiarite. Una vicenda sulla quale sta lavorando la polizia con il massimo impegno per arrivare alla verità dei fatti. La morte del sacerdote ha scosso molto l’intera opinione pubblica che non ha memoria di eventi simili negli ultimi decenni e, naturalmente, ha sconvolto i parrocchiani di padre Eduardo accorsi in massa nella sua chiesa “Santa Clara de Asis” per l’ultimo commosso omaggio. Mons. Alfredo Petit, vescovo ausiliare dell’Avana, in assenza dell’arcivescovo cardinale Jaime Ortega, attualmente all’estero, ha presieduto la concelebrazione eucaristica insieme con l’altro ausiliare Juan de Diod Hernández e mons. Domingo Oropeza, della diocesi di Cienfuegos. In queste ore la salma di padre Eduardo de la Fuente sta viaggiando verso la sua città natale Guadalix de la Sierra, in Spagna, dove domani i suoi parenti, amici e fratelli lo saluteranno per l’ultima volta. Ieri l’intero quartiere di Lawton si è fermato per partecipare in silenzio alla Santa Messa durante la quale è stata ricordata la generosa opera pastorale di padre Eduardo. Durante le poche ore in cui la salma del sacerdote è rimasta esposta, migliaia di persone gli hanno reso omaggio; molte di loro erano venute da lontano perché il religioso, come si legge nelle testimonianze raccolte dall’agenzia Efe, era molto apprezzato per il suo impegno in favore dei più bisognosi. Infatti, mons. Petit, nella sua omelia, ha sottolineato più volte questa caratteristica del sacerdote ricordando ed elencando le numerose opere nate dalle sue iniziative. Padre Eduardo de la Fuente era residente a Cuba da soli tre anni ma negli ultimi dieci spesso faceva la spola tra l’Avana e alcune diocesi spagnole impegnate pastoralmente nell’isola dove sono presenti almeno 175 sacerdoti stranieri, di cui 60 spagnoli, su un totale di 340. Le religiose in tutta l’isola sono poco più di 600, 205 sono cubane e il resto tutte provenienti da altri Paesi dell’Europa, dell’Africa e dell’America Latina.(A cura di Luis Badilla)







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