All’insegna dell’ecumenismo l’incontro in Turchia tra il cardinale Sepe e Bartolomeo
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All’insegna dell’ecumenismo e sulle orme di San Paolo, Apostolo delle genti, il cardinale
Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, sta compiendo in questi giorni un pellegrinaggio
in Turchia. Ieri, il momento principale della visita, ovvero l’incontro ad Istanbul
con il Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I. Ad accompagnare il cardinale
Sepe sono stati l’arcivescovo emerito di Campobasso, mons. Armando Dini, ed il presidente
della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo. Presente anche il nunzio apostolico
in Turchia, mons. Antonio Lucibello. Nel suo saluto a Bartolomeo I, l’arcivescovo
di Napoli ha ringraziato il Patriarcato per l’ospitalità e per la volontà di “continuare
il dialogo iniziato a Napoli”, in occasione del Meeting internazionale interreligioso
svoltosi nell’ottobre del 2007. “Vedere Vostra Santità accanto a Benedetto XVI - ha
detto il cardinale Sepe - ricorda lo storico incontro avvenuto a Gerusalemme, nel
1964, tra Paolo VI e Atenagora. È il segno del dialogo che la Chiesa di Napoli ha
avviato con il Patriarcato ecumenico di Costantinopoli”. “La nostra visita - ha aggiunto
il porporato - vuole segnare un passo avanti in questo rapporto di fraternità. Napoli
vuole essere una città-ponte, che unisce e che porta l’umanità verso la giustizia
e la pace”. Dal suo canto, Bartolomeo I ha ribadito la “decisione di proseguire sul
cammino dell’unità, nella speranza di vedere ricomposta al più presto la frattura
fra le due chiese sorelle”. “Il dialogo teologico fra le nostre Chiese, interrotto
quasi sei anni fa – ha detto il Patriarca – è ricominciato prima a Belgrado e poi
a Ravenna e continuerà nel prossimo ottobre a Cracovia. Saremo chiamati ad esaminare
il tema del primato del Vescovo di Roma nel quadro della Chiesa cristiana”. “L’auspicio
– ha aggiunto – è quello di arrivare ad un’interpretazione del primato accettabile
da entrambe le parti. Dobbiamo pregare perché questo giorno arrivi il più presto possibile”.
Quindi, il Patriarca ha ricordato il suo rapporto speciale e personale con Benedetto
XVI, la sua partecipazione al Sinodo dei Vescovi dello scorso ottobre e i progressi
raggiunti dalla Commissione teologica cattolico-ortodossa: tutti passi decisi ed irreversibili,
ha detto, compiuti sul cammino ecumenico. “C’è ancora molto da fare, – ha precisato
il Patriarca – ma siamo decisi ad andare avanti senza paure e senza esitazioni, perché
chi ama non ha paura”. Al termine dell’incontro, il consueto scambio di doni: oltre
alla medaglia coniata dal Patriarcato in occasione della visita di Benedetto XVI in
Turchia, nel novembre 2006, Bartolomeo I ha donato all’arcivescovo di Napoli un volume
sull’incontro tra Paolo VI e Atenagora I, sottolineando “il loro coraggio di andare
assieme a Gerusalemme”. Dal suo canto, il cardinale Sepe ha ricambiato con una maternità
realizzata secondo lo stile dell’arte presepiale napoletana, una lastra d’argento
raffigurante San Gennaro accanto alla cattedrale partenopea, ed un libro che ricorda
la visita di Benedetto XVI a Napoli, il 21 ottobre 2007. (A cura di Isabella Piro)