Libano: Beirut in festa per il nuovo patriarca siro-cattolico, Mar Ignace Youssef
III Younan
Dal 14 febbraio, la carica patriarcale dei siro-cattolici poggia sulle spalle di Mar
Ignace Youssef III Younan, consacrato e intronizzato patriarca, nel corso di una cerimonia
religiosa, nella cattedrale di Nostra Signora dell’Annunciazione, nel quartiere siriaco
a Beirut. La cerimonia - riferisce l'agenzia AsiaNews - si è svolta alla presenza
del patriarca maronita, il cardinale Nasrallah Sfeir, e di un areopago ecumenico di
patriarchi, vescovi e sacerdoti in rappresentanza della maggior parte delle Chiese
orientali cattoliche e ortodosse, ivi compreso il patriarca della comunità cattolica
siro-malankarese dell’India Abhram Mar Julios. Presenti anche il nunzio apostolico
mons. Luigi Gatti e l’arcivescovo emerito di Washington, Theodore McCarrick. In un
discorso pronunciato alla fine della cerimonia di intronizzazione, il nuovo patriarca
ha ringraziato il cardinal Mc Carrick, che, ha detto, “è stato il mio padre spirituale
fin dai miei esordi come prete negli Stati Uniti”. È stato proprio l’anziano arcivescovo
cattolico di Washington che ha presieduto l’ordinazione episcopale del nuovo patriarca
dei siro-cattolici, in qualità di vescovo della nuova eparchia “Nostra Signora della
Liberazione” a Newark, istituita nel 1995 per il servizio verso i cattolici siriaci
degli Stati Uniti e del Canada. Nato in Siria, mentre era sacerdote, il nuovo vescovo
ha assunto degli incarichi parrocchiali in Libano, nel medesimo “quartiere siriaco”
dove si innalza la chiesa nella quale è divenuto patriarca. Prima di essere consacrato
vescovo, egli è stato missionario in Canada e negli Stati Uniti, e poi visitatore
apostolico per i fedeli siro-cattolici in America centrale. Benedetto XVI aveva accordato
la “comunione ecclesiastica” al nuovo patriarca dopo la sua elezione alla testa della
Chiesa dei Siriaci di Antiochia durante il Sinodo convocato a Roma dal 18 al 20 gennaio.
Nel suo discorso, il papa aveva invitato il nuovo patriarca e la Chiesa siro-cattolica
a essere “seminatori di pace prima di tutto in Terra Santa, e in Iraq e Libano, dove
la Chiesa siriaca vanta una presenza storica così apprezzata”. (R.P.)