2009-02-16 15:52:44

Messaggio della Conferenza episcopale francese ai vescovi malgasci


È un messaggio di solidarietà e di speranza quello inviato dal cardinale André Vingt-Trois, arcivescovo di Parigi e presidente della Conferenza episcopale francese a mons. Fulgente Rabemahafaly, arcivescovo di Fianarantsoa e presidente dei vescovi del Madagascar. “Attenti agli avvenimenti che toccano la grande isola – si legge nel testo – commossi e preoccupati di fronte alle violenze che accompagnano la crisi economico-sociale e i suoi sviluppi politici, i vescovi di Francia ai uniscono ai vostri sforzi incessanti di mediazione perché si torni al dialogo e alla pace sociale”. “Assicuriamo le nostre preghiere – scrive ancora il cardinale Vingt-Trois – per le vittime di tali avvenimenti e per le loro famiglie, ma anche affinché lo Spirito Santo illumini gli artefici della riconciliazione, della giustizia e della pace nel vostro Paese”. Il Madagascar, lo ricordiamo, è da circa un mese devastato da una grave crisi politica e decine di migliaia di persone sono scese in piazza per chiedere le dimissioni del presidente Marc Ravalomanana. Le manifestazioni, che hanno provocato almeno 37 morti ed oltre 200 feriti, sono scoppiate durante gli scioperi indetti per protestare contro la decisione del governo di chiudere un’emittente televisiva privata, appartenente al leader dell'opposizione e sindaco della capitale, Andry Rajoelina. Le autorità avevano deciso di chiudere la testata lo scorso dicembre, dopo la trasmissione di un programma in cui parlava il presidente in esilio, Didier Ratsiraka. Il governo aveva, infatti, giudicato l’episodio come "un'istigazione al disordine civile". Domenica scorsa, la Chiesa locale ha indetto una Giornata di preghiera in favore della riconciliazione nazionale e della giustizia sociale. Un’iniziativa sostenuta da Benedetto XVI che, all’Angelus, aveva detto: “Vivamente preoccupato per il periodo particolarmente critico che il Paese sta attraversando, vi invito ad unirvi ai cattolici malgasci per affidare al Signore i morti nelle manifestazioni e per invocare da Lui, per intercessione di Maria Santissima, il ritorno alla concordia degli animi, alla tranquillità sociale e alla convivenza civile”. (I.P.)







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