2009-02-16 15:57:20

Corso di Pastorale per la vita a Roma


“La specifica attività di mediazione salvifica della Chiesa, impegnata a favorire l’incontro tra la vita umana  e la vita di Cristo, sorgente della vita, che con la Sua grazia non si arrende di fronte  a chi ha  peccato e ha  commesso delitti contro la vita”. Questo è lo spirito che animerà il corso di Pastorale della vita che partirà il 23 febbraio a Roma, promosso dall’Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia della Pontificia Università Lateranense. Il corso sarà tenuto dal mons. Sgreccia, presidente emerito della Pontificia Accademia per la Vita, già direttore del Centro  e dell’Istituto  di Bioetica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e presidente della Fondazione Ut vitam Habeant per la pastorale della vita. Nella nota diffusa sull’iniziativa e ripresa dalla Zenit, si legge che “la Chiesa, inoltre,  ha un compito speciale nei confronti della vita, soprattutto quella più fragile, confermato dalla posizione del Magistero, in particolare nell’ Evangelium vitae”. “Purtroppo, la rivoluzionaria enciclica di Giovanni Paolo II, del 1995, non è ancora adeguatamente conosciuta e applicata – si afferma ancora nel documento -. Eppure, offre indicazioni precise e rappresenta un esempio di organica trattazione della pastorale della vita, anche nella sua  struttura. Infatti, come nei Documenti pastorali, presenta l’aspetto descrittivo,  il contenuto biblico, il contenuto morale e l’azione pastorale”.  Il corso di 24 ore prevede alcune lezioni  sul significato della pastorale, intesa come mediazione della Chiesa  - pastori e fedeli - nel trasmettere il dono salvifico, lezioni sui contenuti della pastorale per la vita, suggeriti dall’enciclica, sulla Creazione e sull’Escatologia che ci offre la piena visione della vita vera, quella eterna, che guida le nostre scelte e conforta il cristiano nei momenti della sofferenza  e della morte. La nuova offerta formativa si rivolge non solo agli studenti della Licenza e del Master, già iscritti all’Istituto, ma anche ad uditori esterni, previa iscrizione al Corso, presso la Segreteria. Alla luce della nuova ondata di attacchi della cultura della morte, si è dunque deciso di aprire le lezioni al pubblico esterno, nella speranza che tra gli uditori ci siano insegnanti, animatori di gruppi parrocchiali, sacerdoti che, nel confessionale,  sperimentano la difficoltà e la delicatezza di tali tematiche, come pure laici orientati ad offrire un apporto di fede e di educazione cristiana al prezioso apostolato della Chiesa, in particolare sui temi della vita, da cui passa la nuova frontiera dell’evangelizzazione.  (M.G.)







All the contents on this site are copyrighted ©.