2009-02-14 12:58:25

Venezuela. Messaggio dei vescovi sul referendum che potrebbe dare a Chávez la presidenza a vita


“Il nostro è un invito rivolto a tutti i venezuelani e un’esortazione ai cristiani, donne e uomini di buona volontà affinché prendano molto sul serio questo referendum” di domani. Così i vescovi del Venezuela in un breve comunicato pubblicato alla vigilia della consultazione popolare che dovrà decidere sostanzialmente sulla possibilità di rieleggere il presidente della Repubblica, cosa che il testo costituzionale del 1999 vieta. Il presidente Chávez in un suo comizio ha assicurato che se vincerà “avrà la possibilità di un terzo mandato: 2009-2019”. Poi ha aggiunto: “E ancora, 2019-2029, 2029-2039, 2039-2049". È proprio quest’impostazione, che la stampa locale presenta come “una presidenza vita natural durante”, ciò che più divide e polarizza in queste ore l’elettorato venezuelano. Infatti, i sondaggi danno il “sì” e il “no” in una situazione di sostanziale pareggio e dunque, come in passato, saranno gli indecisi a decretare la vittoria di una delle due posizioni. Era già accaduto nel 2007, quando il presidente aveva presentato centinaia di emendamenti per riformare la cosiddetta “costituzione bolivariana” da lui fatta approvata nel 1999. Gli indecisi alla fine decretarono la sconfitta di Chávez che ora, tramite meccanismi sulla cui costituzionalità dubitano molti giuristi del Paese, a 14 mesi di distanza ci prova ancora una volta. Ecco perché i presuli chiamano a “vincere l’apatia e l’indifferenza” e chiedono che “tutti vadano a votare (…) senza paura, in coscienza, tenendo presente il Paese (…), poiché ogni voto è fondamentale per la democrazia in Venezuela”. Dall’altra, l’episcopato chiede anche alle autorità preposte allo svolgimento del processo elettorale di facilitare al massimo le operazioni e i diritti che ha ogni elettore. I presuli ricordano che è necessario che tutte le parti sappiano accettare democraticamente i risultati ufficiali “evitando atti di violenza o disordini che potrebbero mettere in pericolo la pace e la convivenza dei cittadini. Se ci saranno denunce o proteste da presentare” di fronte ad eventuali irregolarità i vescovi ricordano che occorre “seguire sempre i canali istituzionali”. Infine l’episcopato sottolinea l’importanza che ogni “seggio elettorale sia una scuola di trasparenza democratica”, augurandosi ancora una volta “la collaborazione e il rispetto reciproco” tra i venezuelani. Infine i presuli invocano l’assistenza dello Spirito Santo “affinché illumini sia i governanti sia i governati” e al tempo stesso “conceda a tutti, dopo il voto, la saggezza e l’intelligenza spirituale che è necessaria a tutti per vivere pacificamente nella tolleranza e nel rispetto reciproco”. (A cura di Luis Badilla)







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