Mons. Ravasi presiederà domenica la prima Messa solenne in onore di Galileo alla presenza
di molti scienziati
Una Messa “storica” e dall’assemblea inusuale: uomini di scienza, appartenenti alla
“World Federation of Scientists” (Wfs) schierati davanti all’altare della michelangiolesca
Basilica romana di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, per celebrare il 445.mo
anniversario della nascita di Galileo Galilei. La celebrazione - che sarà presieduta
alle 12 di domenica prossima dall’arcivescovo Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio
Consiglio della Cultura - è la prima Messa solenne che si celebra in quattro secoli
in onore di Galilei. Ed è pure la prima volta che la comunità scientifica internazionale
(diecimila scienziati di 115 nazioni) esprime il suo omaggio al padre della scienza
moderna. Da rilevare la presenza alla cerimonia liturgica anche di scienziati cinesi
della WFS, che doneranno una statua in bronzo opera di un famoso artista cinese. Parteciperà
alla Messa anche l’esploratore del Polo Nord e accademico russo, Arthur Chilingarov.
La Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri ospita una Mostra interamente
dedicata alle grandi conquiste galileiane. Organizzata dalla Wfs per l’Anno internazionale
dell’Astronomia e ispirata al libro del prof. Antonino Zichichi “Galilei Divin Uomo”,
la Mostra espone le opere di sei artisti contemporanei - Agostino Bonalumi, Giuseppe
Gallo, Piero Guccione, Francesca Leone, Igor Mitoraj e Croce Taravella - che illustrano
con le loro creazioni il pensiero di Galilei e le sue fondamentali invenzioni e scoperte.
La Mostra, che avrà il suo riferimento permanente nella Basilica, si snoda attraverso
pannelli e filmati, come quello della Nasa in cui il Comandante della missione Apollo
XV, David Scott, realizza sulla Luna il famoso esperimento di Galilei con la piuma
e il martello. Suggestive le ricostruzioni dei due straordinari strumenti inventati
da Galilei - il pendolo e il piano inclinato - che, si legge in un comunicato della
Wsf, “hanno permesso di arrivare oggi, a distanza di 400 anni, a misurare il tempo
con la formidabile precisione di un secondo ogni vita d’Universo: venti miliardi di
anni”. “Testimonianza culturale del legame esistente fra Ragione, Fede e Scienza -
si legge ancora - la Mostra sarà nei 115 Paesi della WFS, tra cui Cina e Russia”.