La questione dell’ordinazione delle donne al centro del Sinodo anglicano
Rimangono dubbi e difficoltà sulla questione della consacrazione e dell’ordinazione
delle donne nella Comunione anglicana. E’ quanto ha affermato il primate anglicano,
l’arcivescovo di Canterbury Rowan Williams, durante un suo intervento ai lavori del
Sinodo generale in corso a Londra. “A luglio – ha detto Rowan Williams – mi sono trovato
nella situazione molto difficile di astenermi nel dare il voto al Sinodo di York”.
“Non ho fatto ciò – ha aggiunto – perché avevo dubbi sulle mie convinzioni riguardo
l’opportunità di ordinare donne vescovo, ma perché ho ritenuto di non poter avallare
quello che era contenuto nella mozione che il Sinodo stava valutando”. “Non ho voluto
rigettare – ha aggiunto il primate – una mozione che incorporava quanto, io spero
e prego, avvenga per la vita della nostra Chiesa”. “Ciò che mi ha preoccupato in merito
alle proposte formulate lo scorso luglio – ha spiegato Rowan Williams - è sapere se
effettivamente si tratta di buone notizie per le donne o per coloro, invece, che si
oppongono alla loro ordinazione”. I lavori del Sinodo – ricorda l’Osservatore Romano
– stanno affrontando la questione dell’introduzione delle donne vescovo nella Comunione
anglicana. La discussione sull’ammissione delle donne all’episcopato risale al 2006.
A luglio del 2008, poi, una larga maggioranza dei membri dell’assise anglicana ha
espresso voto favorevole. L’assemblea ha quindi dato incarico a un gruppo di studio
di ultimare il lavoro e di preparare una bozza di codice da approvare nel corso del
Sinodo attuale. Secondo alcuni esperti, il voto dato al Sinodo di York non può ancora
avere valore regolamentare. L’arcivescovo Williams ha comunque affermato che la soluzione
della questione è ormai vicina: “Non siamo molto distanti – ha concluso – da qualcosa
che potrebbe essere accettato, qualcosa che la commissione di revisione ci renderà
più chiaro”. (A.L.)